La sicurezza è un problema

di Gianfranco Tannino, Monaco di Baviera

A margine del caso della donna in coma perché violentata e gettata in un fosso

Premesso che della violenza non faccio differenza alcuna sia essa italiana o straniera, mi duole ammettere, almeno cosi la penso io, che quella dovuta agli stranieri, prima gli albanesi ora soppiantati dai rumeni, sia dovuta dall'aureola che l'Italia si è guadagnata nel tempo “Un Paese buonista” dove per un motivo o per l'altro chi commette reati o non va in carcere o ne esce in brevissimo tempo.
Questo è il motivo principale secondo me per il quale la delinquenza straniera preferisce il ns Paese agli altri.
Vivo in Germania ma fatti e delitti di questo tipo e con questa frequenza che si succedono in Italia non mi sembra proprio che avvengono, perché non porci allora la domanda: dove sbaglia l'Italia nei riguardi dello straniero? Il ns buonismo è misto di cattolicesimo e comunismo portati all'estremo. Sono stato educato da cristiano, sono poi diventato ideologicamente comunista ma ritengo che tutte e due siano ideologie utopiche che se non legate alla realtà del territrio possono farci prendere grossi abbagli di cui poi noi stessi e i ns cari ne pagheremo le conseguenze.
Le vittime dei sorprusi in genere sono proprio la classe meno protetta, quella che prende i mezzi di trasporto pubblico, quella che fa dei pezzi di strada a piedi, come è stato per l'ultimo caso avvenuto a Roma, sono persone che non hanno i gorilla a loro difesa come hanno i Berlusconi i Moratti i Montezemolo etc.., sono proprio le persone che A PAROLE stanno a cuore ai cattolici cosi come ai comunisti. Si! proprio le persone che subiscono la violenza vengono poi nei fatti dimenticate dai ns buonisti, quasi che dovere del Paese fosse non tanto di prendersi cura dell'offeso ma di chi l'offesa provoca.
E`questo che un popolo vuole? Sarei curioso di conoscere le statistiche in proposito e cosa ne pensa il Partito Democratico.
Mi ha fatto piacere intanto leggere la posizione di Veltroni e Prodi che stanno coinvolgendo il governo rumeno in proposito. Un pochino in ritardo? Si! Molto in ritardo, come d'altronde è ormai abitudine in Italia, alla fine le cose si fanno (ma non sempre), peccato del ritardo. Vedi le infinite prescrizioni di cui in maniera abbondante ne hanno usufruito i ns Berlusconi, Andreotti etc..per nominare due fra i ns capofila. Questa è l'Italia, un Paese che critica Andreotti ma che ha bisogno del suo aiuto affinchè non ritorni Berlusconi.

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