“ Dall’ articolo 48 al 35 all’ 3“
…mentre la stragrante maggioranza della comunita’ italiana nel mondo, parte della stampa ed alcuni eletti all’ estero restano a guardare o si abbassano a delle polemiche futili e dannose…
E’ ora che si facciano alcuni passi indietro. Alzi la mano chi e’ piu’ interessato al voto all’ estero o essere tutelato alla pari come sancisce l’ articolo 35 ? E’ istituzionalmente paradossale che a distanza di tanti decenni si discuta ancora sulla validita’ del voto quando la tutela del cittadino e’ stata insufficiente o assente del tutto. All’ estero siamo stanchi di essere trattati come inesistenti, invisibili o come semplice cavie. La parola chiave e’ : “ o siamo italiani o non lo siamo” Personalmente farei a meno del voto e dei 18 a condizione che la mia “ madre patria “ mi tutelasse adeguatamente Come si fa a sentirsi italiani quando vengono meno i principi basilari della costituzione: voto e tutela? Badate bene che quando si parla di tutela non si parla di assistenzialismo come le vecchie generazioni di migranti ci hanno fatto credere. L’ assistenza e’ un fattore del tutto discrezionale mentre la tutela e’ un diritto sacrosanto umanamente innegabile Quando mi affaccio alla mia di finestra e vedo i Consolati chiusi, gente in carcere lasciati al voler di Dio, giovani lavoratori italiani all’ estero senza nessun ente legale o punto di riferimento a cui rivolgersi in caso di maltrattamenti sul lavoro, mancanza di uffici di informazioni in generale anche e soprattutto per quanto riguarda il sistema del paese ospitante mi chiedo seriamente cosa fare del plico se spedirlo al Senatur…( lui saprebbe senz’altro cosa farne),
..oppure a comunisti rifondati assieme alle mie infinite bandiere rosse che per pigrizia o per idiozia ho sventolato a tutela dei piu’ deboli.
