Arnold Cassola: voto pericolo emendamenti

RESPINTO PRIMO ASSALTO CONTRO ELIMINAZIONE DEPUTATI ESTERI

Ieri (mercoledì) sera è stato respinto il primo attacco all'eliminazione dei deputati esteri al parlamento italiano con il no alla Camera dei Deputati all'emendamento proposto da Rifondazine Comunista.
“Il pericolo rimane”, ha dichiarato Arnold Cassola, deputato verde eletto in Europa, “siccome oggi saranno messi in voto altri emendamenti di questo genere”.
“Molto saggio, invece, l'emendamento di compromesso proposto dalla Commissione Affari Costituzionali, anche sulla spinta del deputato verde Marco Boato, che propone che vi siano 12 senatori esteri e 6 deputati esteri alla Camera, a partire dalla prossima legislatura”.
“Vedremo come andrà a finire”, ha detto Cassola, “sperando che certi toni dispregiativi nei confronti degli eletti all'estero usati nel dibattito di ieri, in particolare dal Leghista Cota, non si ripetano. Sotto, la mia reazione in aula allo sprezzo ed alla falsità espressa ieri”.
“Signor Presidente, dispiace sentire questi toni riferiti a gente, come noi eletti all'estero, giudicata “inutile” dal deputato leghista Cota. Mi sembra veramente un discorso, se non razzista, quasi. Intanto, a quanti sostengono che noi non rappresentiamo il territorio, faccio osservare che noi non rappresentiamo un territorio, ma quattro milioni di italiani all'estero, che, quando l'economia italiana era in ginocchio, alla fine della seconda guerra mondiale, mandando le loro rimesse in Italia, hanno consentito al Paese di decollare economicamente e di diventare ciò che è oggi.
Anzitutto, dunque, osservo che questo è quello che rappresentiamo. Quindi, a chi dice che non paghiamo le tasse in Italia, faccio notare che tale affermazione è una baggianata. Se solo si considerano i pensionati all'estero rientrati in Italia, ebbene costoro solo nel 2006 hanno percepito 3 miliardi 200 milioni di euro dagli enti statali di previdenza esteri, più il doppio con quanto percepito dalle casse pensioni private.
Non è vero quindi che non pagano le tasse: casomai ci sono tanti che evadono le tasse in Italia, e quindi -con questa logica- non dovrebbero votare neanche loro, non dovrebbero avere la loro rappresentanza.157
Infine, ci si preoccupa tanto della gente che non abita in Italia e che non rappresenta il territorio. Ci sono però cinquanta-settanta colleghi, deputati italiani eletti in Italia, che non sono mai entrati in aula durante questa legislatura, e non vi preoccupate di costoro che invece ora votano e, senza essere mai venuti in aula, possono votare per cambiare la Costituzione. Non usiamo due pesi e due misure, per favore”.

LA CAMERA RESPINGE TUTTI GLI EMENDAMENTI VOLTI AD ELIMINARE I DEPUTATI ELETTI ALL'ESTERO

“Mi rallegro per il fatto che oggi la stragrande maggioranza della Camera dei Deputati ha respinto tutti gli emendamenti volti ad eliminare i deputati ed i senatori eletti all'estero”, ha dichiarato Arnold Cassola, deputato verde eletto in Europa.
“Anche se alcuni deputati di Rifondazione Comunista, UDC e Rosa nel pugno hanno votato a favore di questi emendamenti, hanno portato avanti le loro argomentazioni con dignità e serietà”.
“Non si può dire lo stesso per il deputato della Lega Nord Roberto Cota, che ha definito noi Italiani all’estero come deputati “inutili”, “non necessari” e “un corpo estraneo alle istituzioni”.
“Lascio agli italiani decidere chi di noi è “utile” e “necessario”: se noi italiani all'estero che siamo orgogliosi di rappresentare il nostro paese nel mondo, o Roberto Cota ed i suoi amici che spesso e volentieri rinnegano la loro italianità per accentuare il fatto di essere celtici e/o padani”, ha concluso Arnold Cassola.

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