Colombo non deve pagare per quello che ha fatto Pizarro

di Gino Amoretti*

Ho letto con molta attenzione gli interventi sulle celebrazioni del Columbus Day in questa parte del mondo e credo che rimarrà sempre un utopia la proposta di Luciano Neri, rappre-sentante della Margherita al CGIE e consigliere politico del Vice Ministro Franco Danieli, di ripensare a questa manifestazione in modo tale che si coinvolga anche la popolazione autoctona delle Americhe.
Purtroppo i discendenti degli indiani americani ritengono che il 12 ottobre 1492 è una data che rappresenta l’inizio del massacro della loro razza, e ingiustamente vedono Cristoforo Colombo come il principale responsabile. Quindi per poter avviare la proposta di Luciano Neri non bastano accordi inter-universitari, occorrerebbe che la popolazione autoctona cambi radicalmente il suo pensiero su questo tema, altrimenti sarà sempre impossibile il coinvolgimento di essa nelle celebrazioni del Columbus Day.
Raggiungere questo obiettivo implica un forte investimento nella educazione che molti paesi americani non possono fare, e questo è un dato di fatto purtroppo.
Comunque, qui in Perù, non si celebra il Columbus Day come negli USA, e il 12 ottobre non è una data di confronto tra la comunità italo-peruviana e la popolazione locale, forse perchè quest ultima non vede Colombo come l’antesignano del masacro, in quanto questo “ingrato ruolo” invece viene riservato al “conquistador” spagnolo Francisco Pizarro che fece crollare l’Impero Inca e masacrò le popolazioni locali.
Riguardo a questo ultimo, c’è un fatto che forse servirà a chiarire cosa pensano i peruviani su questo tema e che dimostra che anche tra i discendenti degli indiani non c’è una accor-do “definitivo” sui colpevoli. A Lima ci sono due statue, una di Pizarro e un’altra di Cristo-foro Colombo. La statua di Colombo è stata un regalo della comunità italo-peruviana al Perù nell’ambito del centenario dell’indipendenza nazionale, e si trova in un posto molto importante della nostra città. Quella di Pizarro, che era un regalo degli spagnoli alla comu-na di Lima, all’inizio si trovava in un angolo della Piazza Maggiore di Lima. Poi ogni 18 gennaio, giorno della fondazione di Lima dello stesso Pizarro, la popolazione autoctona protestava davanti la sua statua gridando che questa fosse tolta e distrutta. La comuna di Lima, qualche anno fa, ha spostato la statua in un altro posto meno centrale. Invece quella di Cristoforo Colombo non si è mossa e non ha avuto mai manifestazioni di dissenso . Ad-dirittura, il giorno dopo lo spostamento della statua di Pizarro il sottoscritto senti’ dire da un peruviano: “Colombo non ha colpa di niente, quello che deve pagare è Pizarro”. Quindi non è tanto vero che tutta la popolazione delle americhe veda in Colombo un genocida.
Comunque, sebbene qui in Perù il 12 ottobre non viene festeggiato, credo che il Columbus Day è dopo tutto una celebrazione che esiste, e che deve essere rispettata, ma che non deve essere utilizzata politicamente, visto che puo’ servire per svegliare vecchi e tristi ricordi dello scontro di “due mondi”.

*Direttore Responsabile
Il Messaggero Italo-Peruviano

+511 97845692

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