Stato di salute della stampa italiana all’ estero vista da un “perfetto“ profano!
La stampa cartacea italiana all’ estero costa allo stato alcuni milioni di euro ogni anno, I criteri per stabilire chi usufruira’ dei contributi non sono mai stati chiariti. Pensiamo per un attimo che l’attribuizione avvenga per via discrezionale di alcune persone. Chi sono ? A quali partiti appartengono ? Prendono anche in considerazioni le copie destinate gratuitamente al diretto interessato il cittadino ? Ed in quale percentuale ? Viene considerata anche l’ informazione in rete delle varie testate, utenza giovanile ? Quante di queste testate risalgono a patronati, associazioni o altri enti ? A chi spetterebbe verificarne l’ autenticita’ sul logo ? Eventuali conflitti di interessi ?
Queste sono le domande che ogni cittadino all’ estero si sta chiedendo. Constatiamo che non esiste una banca dati soddisfacente. Occorrerebbe che il MAE emettesse ogni anno un resoconto dettagliato di ogni testata con aggiunta:
1. Quante copie della dichiarata tiratura sono destinate gratuitamente al cittadino, associazioni, enti e istituzioni con dettagliata lista.
2. L’ ammontare del contributo da essi ricevuto.
3. Ulteriori contributi ottenuti da vendita, donazioni o sponsorizzazioni
Questo metterebbe in grado anche il cittadino comune di poter effettuare una piccola verifica sull’ autenticita’ della testata. Altresi’, autorizzare i Comites per una preliminare verifica di eventuali, gonfiature, contraffazioni di fatture e conflitti di interessi prima di dare approvazione.