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Chiesa di S. Rocco a Scanno (L'Aquila)

“…così la vita nostra al monno passa”

Qui e subito

La legge elettorale sul voto all’estero, dunque, necessita di cambiamenti sostanziali, qui e subito. Non è possibile procrastinare oltre questa esigenza. Il guaio unanimemente riconosciuto, è il voto per corrispondenza. Il 14 novembre 2006 il Presidente dell’Ufficio centrale per la circoscrizione estero, Claudio Fancelli, disse, alla giunta delle elezioni che erano state riscontrate «incongruenze in 75 sezioni su 479 in Europa ed in 12 su 113 di Asia, Africa, Oceania, Antartide. Prima ancora che gli scandali si conclamassero, il prodromo fu la proclamazione e, contemporaneamente la reiezione della Signora Mirella Giai candidata nei DS per l’America a favore di Edoardo Pollastri della Margherita. Francamente, ci lasciò un tantino attoniti la proclamazione e contemporaneamente la revoca a senatrice della Signora Giai. Fu il Ministero dell’Interno a dirlo. In poche parole, la Giai aveva vinto. Ormai stava festeggiando quando le fu revocata la vittoria ed al posto suo fu indicato come vincitore il Sig. Edoardo Pollastri. Col tempo si è arrivati ai noti fatti di Sidney. La polemica, non vuole essere né a vantaggio dell’una, né a discapito dell’altro. Perché, in tempi di imbrogli, sembra pretestuoso assolvere l’uno per incolpare l’altro. Il bandolo della matassa non è rintracciabile. Come al solito non è questione di persone, di candidati, ma di partiti. E’ ovvio.
La riforma è necessaria. Ma dalle decisioni, voi italiani aventi diritto, soggetti ed oggetto della massima espressione della democrazia, siete stati messi da parte. Tenendo conto della crisi e della sfiducia della rappresentatività e della rappresentanza che sono due concetti molto importanti, viene spontaneo chiedersi se non sia necessario che voi tutti vi esprimiate su come volete votare, con quali modalità, dove ecc. Solo una consultazione popolare oppure un consistente potere contrattuale presente alle trattative, purtroppo, potrebbe garantirvi la presentazione di una proposta che sia veramente vostra. Diversamente è una proposta di partiti. Sono state presentate dei disegni di legge da parte dei Senatori Filippo Berselli di Alleanza Nazionale ed Andrea Pastore di Forza Italia. Berselli è per l’eliminazione del voto per corrispondenza ed in alternativa all’opzione di votare in Italia, vorrebbe estendere la sede dei seggi non solo ai Consolati, quelli cioè che saranno sopravvissuti alle chiusura progressive, ma anche agli Istituti di cultura e le scuole italiane con esclusione delle sedi di partito (!!) o di culto o industriali o commerciali. La proposta del senatore Pastore si pone l’obiettivo soprattutto di eliminare le falle attraverso le quali potranno avvenire brogli. Il cittadino italiano residente all’estero, attualmente, viene automaticamente iscritto tra i votanti della circoscrizione estero se non si avvale dell’opzione di voler votare in Italia. Questa scelta deve però essere fatta in tempi e modalità predefinite perciò deleteria. Pastore auspica un procedimento inverso, cioè il cittadino residente all’estero deve esprimere la volontà di votare nella circoscrizione estero e solo se non sceglie per questa soluzione, venire destinato a votare in Italia. Lamenta le incongruenze degli elenchi degli archivi dei cittadini all’estero tenuti dai Comuni si appartenenza, l’anagrafe AIRE e quelli consolari decisamente discordanti tra loro. Il progetto di legge del senatore Pastore, e questo è l’aspetto più rilevante, vuole eliminare le preferenze e le liste bloccate considerato il limitatissimo numero di candidati e considerare elettorato passivo qualsiasi cittadino come di prassi avviene in Italia. In questo modo l’elettorato passivo non sarebbe rappresentato solo dalla massa dei cittadini residenti all’estero.
Voi avete una idea? Insomma, io italiano, cittadino del mondo residente all’estero, cosa penso? Come mi piacerebbe votare? Cosa proporrei, qui e subito, se avessi peso nelle contrattazioni parlamentari? Per esempio, accettereste la presenza di candidati non residenti all’estero? Vi sentite in mani sicure?

Un abbraccio

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