Il Vice Ministro Danieli interviene sul Consolato d’Italia ad Atene
Le recenti reazioni alla presunta “chiusura” del Consolato ad Atene hanno indotto il Vice Ministro con delega per gli italiani nel mondo, Sen. Franco Danieli, a fare alcune precisazioni.
2. L’articolato piano di interventi di ristrutturazione della rete diplomatico consolare, nel quale rientra il provvedimento relativo ad Atene, è stato varato dal Ministero degli Affari Esteri in ottemperanza al disposto della Legge Finanziaria 2007 ed intende consentire il razionale utilizzo delle risorse disponibili offrendo comunque ai connazionali residenti ed operanti all’estero un servizio efficiente. In tale ottica il provvedimento con il quale si istituisce ad Atene la Cancelleria consolare, procedendo all’ accorpamento del Consolato nell’Ambasciata, non si configura come un intervento isolato ma si colloca organicamente nella prima fase del processo di ristrutturazione delle rete, che ha ricevuto anche il parere favorevole del Comitato di Presidenza del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE).
3. La soluzione organizzativa individuata viene d’altra parte già utilizzata con successo in altre 80 rappresentanze diplomatiche, tra le quali figurano città in Paesi quali Washington, Pechino, New Delhi, Tokyo. Tale diversa modalità di erogazione dei servizi consolari non intacca la capacità d’azione nei confronti delle autorità locali, tanto più quando, come nel caso della Grecia, si operi in un contesto comunitario e tanto più considerando che la dirigenza dell’ufficio continuerà ad essere assegnata ad un funzionario di carriera.
4. Se da un lato non vi è alcuno svantaggio funzionale, infine, dall’altro va evidenziato che l’unificazione amministrativa delle due Sedi rende possibili economie oltre che sinergie, basti pensare all’unificazione delle contabilità o dell’amministrazione del personale, realizzabile pur mantenendo lo stesso edificio che oggi ospita il Consolato.
Roma, 19.09.2007