A tutti gli italiani della terra*

Qui e subito!

Sarà il tormentone che lancerò dalle pagine del mio giornale nei giorni a venire. Mi rivolgerò direttamente agli italiani all’estero, a quelli che escono con la busta della spesa vuota per risparmiare il sacchetto ed a quelli che viaggiano con la borsa 24 ore ed il computer portatile.
Come vanno le cose, in questo parlamento, state diventando un pretesto quasi inutile nel contesto generale delle decisioni parlamentari. Non si tratta della solita lamentela dell’operato dei vostri eletti all’estero che, in fin dei conti, si sono trovati al cospetto di uno Tzunami politico che già era consolidato negli anni.
Mi rivolgo a voi, cittadini italiani nel mondo, a voi che vi siete fidati dei partiti, di tutti i partiti, e che state confidando in una prospettiva migliore se non altro tangibile da parte di una nazione che vi aveva dimenticato. Ebbene, attualmente si sta cercando di riportare la vostra storia nel dimenticatoio. Non è questo o quel partito, non è un Vice Ministro piuttosto che un altro, non si tratta di uomini o ideologie. E’ il sistema politico cancrenoso di questo paese che non vi ha voluto dal primo momento e mostra chiaramente di non volervi. Voi, con i vostri rappresentanti, avete occupato diciotto posti, diciotto poltrone che tra Camera e Senato, contano moltissimo. Le avete occupate, però, ignorando il meccanismo di “seduta”, in altre parole, non essendo avvezzi ai “costumi” locali, state sciupando “opportunità” politiche che, altrimenti i parlamentari italiani di lungo corso, saprebbero come strumentalizzare al meglio. E lo vediamo ogni giorno con politici ultraottantenni italiani che, piuttosto che cominciare a pensare di fare i conti con il Padreterno, minacciano, urlano, si impongono. Per il potere, badate, per il potere fine a sé stesso. I vostri rappresentanti, votati e mandati in Italia a perorare le vostre istanze, ce l’hanno messa tutta. Tutti senza esclusione. Ma essi si trovano ad avere a che fare con i partiti, con i loro partiti e devono eseguire gli ordini. Non possono dire di no. Neanche possono decidere autonomamente. A nulla serve urlare la propria indignazione e lo avete visto tutti con la situazione, le situazioni più volte denunciate di abbandono e di degrado delle vostre condizioni.
Vi dico questo, perché so cosa sia la politica italiana. Vivo le vicissitudini dei lavori parlamentari tra Camera e Senato ogni giorno. Sento parlare, ascolto i chiacchiericci dei politici italiani, registro le risatine, prendo atto delle battute e delle barzellette. Mi sgomenta ancora, haimè, costatare che i bisogni della gente, del popolo italiano, solo in ultima istanza, vengono prese in considerazione. E, seriamente, solo quando possono far cascare un governo per poi sostituirlo con un altro.
Allora è venuto il momento di darvi una mossa e di decidere quale posto occupare veramente nel Parlamento italiano. Ma questo dipende da voi, solo da voi. Non dipende dai partiti ai quali siete iscritti, essi devono sottostare alle logiche della politica. Siete voi i soli responsabili del vostro destino.
Dovete fare qualcosa ma dovete farla qui e subito senza indugiare oltre. E’ impellente che vi facciate sentire. Per l’esperienza che mi sono creato in un anno e mezzo di legislatura, posso garantirvi che i Comites potranno fare moltissimo. Ad essi chiederò aiuto per poter prendere il toro per le corna, come si suol dire.
Vi parlerò attraverso il mio giornale, quotidianamente. Vi dirò cosa penso facendo da sprone alle vostre iniziative che, a questo punto, devono divenire concrete.

Un abbraccio

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