Intervista all’onorevole Roberto Cota della Lega Nord Padania

L’on. Buontempo è stato abbastanza provocatorio a proposito della proposta di inserire la lingua italiana nella Costituzione. Dice che la Lega sbaglia perché “l’uomo delle valli” deve saper parlare anche l’italiano, altrimenti sarà fuori dal mondo.

Però, su questo tema, bisogna anche essere seri…perché, poi, le battute si possono anche fare ma…

La Costituzione che è stata approvata nel 1948, non c’era nulla sulla lingua italiana. Non c’era il riconoscimento ufficiale.

Ciononostante, l’italiano è la lingua ufficiale e mi pare che nessuno lo metta in dubbio.

E’ la lingua ufficiale non solo in Italia ma anche nelle nostre comunità di italiani all’estero. Allora, a che cosa serve introdurre questo principio nella Costituzione? Serve perché, evidentemente, ci si sente deboli. Lo Stato si sente debole. Lo Stato non si sente affatto forte.

Perché si sente debole?

Perché non riesce a dare una risposta alle istanze di autonomia e di federalismo che arrivano dai territori e, nell’ambito di queste istanze di autonomia e di federalismo, c’è anche la parte relativa alla difesa dell’identità e delle lingue regionali.

Allora, non diciamo mica che non si debba più parlare l’italiano. C’è qualcuno propenso a fare battute, a dire barzellette.

Noi della Lega Nord lo parliamo l’italiano e lo parliamo bene. Andiamo a verificare, piuttosto, proprio tra quanti fanno queste battute se lo parlano bene, andiamo a verificare all’interno dello stesso governo se tutti i ministri lo parlano bene l’italiano.

Seriamente, se noi vogliamo costituzionalizzare questo principio, allora dobbiamo costituzionalizzare anche il fatto che esiste una identità dei territori che va tutelata.

Paradossalmente, per la prima volta, con i comunisti, sostenete più o meno la stessa cosa anche se con approdi diversi.

Guardi che uno dei nostri emendamenti, adesso vedremo come andrà alla ripresa dei lavori in aula, è stato sottoscritto anche da altre forza politiche, da Boato dei verdi, per esempio.

Ed uno dei nostri emendamenti chiedeva di inserire anche la tutela per quanto riguarda gli idiomi locali.

Dunque vedremo come andrà a finire. Se verrà accolto questo emendamento, probabilmente, noi voteremo anche a favore dell’intero testo. La Lega Nord punta a che venga accolto questo emendamento.

Ma, scusi, per quale motivo si dovrebbero escludere gli idiomi locali?

Questa domanda andrebbe posta a loro, però.

Ho riscontrato un enorme imbarazzo da parte di molte forze politiche, anche da parte di quelle più spiccatamente di sinistra che la legge riandasse in Commissione perché non sapevano proprio come dire no al nostro emendamento.

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