Analisi letterale o libera interpretazione?
E’ evidente che, attuare alla lettera alcuni insegnamenti, sarebbe sconsigliabile, anzi, non devono essere rispettati nonostante siano stati ispirati direttamente da Dio
Interpretare la Bibbia e le Sacre Scritture, oggi, è molto impegnativo e pericoloso. Già, si rimane perplessi al cospetto di alcuni dettami e precetti che sono di difficilissima applicazione nei tempi moderni. L’Antico Testamento, composto di 5 libri: Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio, fu ispirato da Dio in persona a Mosè. In quanto tale, è legge divina di valore impositivo assoluto, dunque, insuperabile. Ma alcuni dettami ed il rispetto fedele ai 5 libri dell’Antico Testamento sono qualificabili come una vera e propria istigazione a commettere reati. C’è di tutto, bisogna ammettere, si giustificano cattiveria, protervia, violenza, razzismo ed anche l’omicidio. Alcune leggi che lasciano di stucco, sono, però, indicative delle difficoltà di fronte alle quali il cristiano cattolico viene posto.
Dal Levitico 1.9 siamo autorizzati a bruciare un toro sull’altare sacrificale per procurare un buon profumo al Signore; oppure il Levitico 11:6-8 ammonisce a non toccare mai la pelle di un maiale morto perché renderebbe impuro il trasgressore; mangiare crostacei, Levitico 11:10 è un abominio; tenersi lontano e non aver contatti con una donna con le mestruazioni, Levitico 15:19-24; l’omosessualità non può essere ammessa secondo il Levitico 18:22; il 21:17 consente di vendere la propria figlia come schiava; il 20:14 consente di poter dare fuoco a quelli che giacciono con consanguinei. Stessa sorte per chi possiede una fattoria oppure per le donne che indossano vestiti cotone/acrilico e per quelli che bestemmiano. Il Levitico 25:44 consente la possibilità di possedere schiavi di ambedue i sessi a patti che siano stranieri; l’Esodo 35:2 impone di uccidere chi insiste a lavorare di sabato; chi ha problemi alla vista non deve avvicinarsi all’Altare di Dio; il Levitico 19:27 impone la pena di morte agli uomini che si radono i capelli compresi quelli vicino alle tempie. E’ evidente che, attuare alla lettera questi insegnamenti, sarebbe sconsigliabile, anzi, non devono essere rispettati nonostante siano stati ispirati direttamente da Dio. Vanno allora interpretati, alcuni addirittura soppressi. Il problema fondamentale sono le risposte della Chiesa in questo senso. Nessun prelato della dottrina potrebbe avallare, ovviamente, i Levitici di cui sopra ma li interpreterebbe trovando una dicitura ammissibile ed accettabile. Questo fatto ci lascia turbati, dove le palesi assurdità della Bibbia sono insopportabili, allora la Chiesa consente una interpretazione più elastica, dove invece l’assurdità sembra sopportabile ma egualmente incomprensibile, non si impegna in adeguamenti né innovazioni. Come dire, dove conviene ci si spreca a dare spiegazioni accettabili, dove non conviene si rispetta il silenzio più ottuso e colpevole. Bah!