Tutte le sostanze stupefacenti sono uguali, leggere e pesanti Don Pierino Gelmini si è detto d’accordo: «Sono più che favorevole, non ci sono le droghe buone o cattive, la droga è solo un male che va combattuto» L’8 febbraio 2006, la Camera ha varato definitivamente la legge che elimina ogni distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti. Spinello e siringa, sono sullo stesso piano.Per individuare il decreto legge sulla G.U., dobbiamo cercare il DL. N. 272/2005 inerente le Olimpiadi invernali di Torino 2006. Che c’entrano le Olimpiadi con la legge sulla droga? Non certo per il doping cui ricorrono spesso gli atleti, ma perché era l’unico spazio disponibile a portata di “approvazione” subitanea prima che scadesse la legislatura.
Anche questa legge, come quella sulla legittima difesa, ha un’anima reazionaria, un piglio estremista.
Le sanzioni penali previste dalla nuova legge erogano da 6 a 20 anni di carcere più una multa da 26 a 260 mila euro per chi coltiva, produce, fabbrica, estrae, raffina, vende, offre o mette in vendita, cede, distribuisce, commercia, trasporta, procura ad altri, invia, passa o spedisce, consegna, tutti i tipi di droghe senza differenza tra leggere e pesanti.Le stesse pene saranno erogate per quanti acquisteranno o deterranno stupefacenti ed in un successivo decreto, saranno indicati i limiti massimi che stabiliranno l’uso non personale, limiti stabiliti dal ministero della salute.Per i consumatori, saranno previste sanzioni amministrative da parte delle forze di polizia, per esempio, la sospensione della patente, del passaporto, del porto d’armi e del permesso di soggiorno per gli stranieri. Sanzioni più gravi prevedono l’obbligo di presentarsi almeno due volte alla settimana alla polizia, di rispettare gli orari di uscita e di rientro da casa, il divieto di guidare qualsiasi veicolo a motore. Chi fa uso di stupefacenti, viene “invitato a seguire un programma terapeutico” e se il tossicodipendente è detenuto per una pena non superiore a 6 anni (4 anni per i casi di particolare gravità), può ottenere di vedersi sospendere la pena, qualora decidesse di sottoporsi ad un programma di recupero presso una struttura pubblica o privata autorizzata con libertà di scelta.La nuova legge non fa distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti, non riconoscendo alcuna differenza tra cocaina, cannabis, eroina, Lsd ed ecstasy.Le reazioni a questo provvedimento legislativo sono state variegate. Don Pierino Gelmini si è detto d’accordo: «Sono più che favorevole, non ci sono le droghe buone o cattive, la droga è solo un male che va combattuto» ha detto; Don Mazzi, invece, la definisce una legge punitiva: «…neanche chi ammazza la moglie si fa tanta cella…diciamo che tutte le droghe fanno male ma non spariamo sciocchezze, non sono tutte uguali, non tutte fanno male alla stessa maniera».E’ un provvedimento severo e proibizionista che sembra mancare di una qualificazione differenziata ed approfondita. Fumarsi uno spinello, cosa che anche il Presidente della Camera Pier Ferdinando Casini ha confessato di aver fatto, significa rischiare una perquisizione in casa all’alba, l’arresto, il processo con annesse spese legali, peritali ecc. ed anche una condanna da uno a sei anni di carcere. Daniele Capezzone, leader dei radicali ha detto provocatoriamente: «se un cane poliziotto va a Monte Citorio, il suo naso va in tilt e poi si arrende».A prescindere dalla scelta legislativa che, se non altro appare, a ragion veduta, approssimativa, essa cozza con due articoli della Costituzione: l’art. 72 e l’art. 25.L’art. 72 è violato perché la nuova legge è stata introdotta, sotto forma di emendamento per un argomento estraneo al decreto originario e cioè il DL. N. 272 inerente le Olimpiadi invernali di Torino; l’art. 25 è violato perché la legge demanda i limiti del comportamento penalmente rilevante ad altro organismo, il ministero della salute per quanto riguarda la determinazione della quantità in quanto la fattispecie penale è di competenza del Parlamento e non oggetto di valutazione discrezionale dell’esecutivo.Recenti sondaggi evidenziano che il 26% della popolazione tra i 15 ed i 44 anni, ha fumato uno spinello, il 32,1% dei quali sono studenti.Una sentenza della Cassazione del 9 febbraio, cioè il giorno dopo l’approvazione della nuova legge sulla droga, però, ha spiazzato la ratio stessa della posizione fortemente punitiva del provvedimento n. 272.La Suprema Corte ha assolto due tossicodipendenti trovati in possesso di circa 350 dosi di cocaina non riconoscendo in loro dei spacciatori accordando il beneficio di “lieve entità” perché: «Frenetici tossicomani» quindi la detenzione delle dosi è stata ricondotta all’uso personale.Quando si dice il caso.