Nel lontano novembre del 2012, avversato da tutti (o quasi) i cattedratici della politica, ma anche da alcune redazioni, scrivevo su alcuni giornali quanto in appresso.

Al di là del fatto che gli eventi si sono avverati tutti nella loro oggettiva realtà 6-7 anni dopo con il voto dell’altro ieri, si avverte dall’articolo stesso di chi sono le colpe di quanto è avvenuto o sta avvenendo… o no ? Meno male che alcuni sembrano essere stati messi in disparte (seppur non troppo) come gli Schifani, i Cicchito, i Berlusconi e compagnia bella, anzi brutta…

Che dice Napolitano sul bavaglio della democrazia che vuole Schifani?

Pubblicato 11 Nov 2012

“Se non facciamo questa legge elettorale, Grillo va dal 30 % all’ 80 %” – ha detto il Presidente del Senato, Renato Schifani.
Atteso che, nella sua veste istituzionale, Schifani non può fare un discorso di convenienza cozzando, tra l’altro, contro lo spirito della costituzione democratica, io penso che anche il Movimento Cinque Stelle vada visto e considerato nella sua oggettiva realtà: esso infatti costituisce il prodotto del lavoro di tanti Schifani and Co., lavoro che se fosse stato politicamente pulito, onesto e democratico, non avrebbe certo portato a tanta reazione popolare che Grillo impersona ed incarna appositamente per rimuovere una classe politica che ha nauseato tutti, se è ben vero che 7-8 italiani su 10 si dicono per nulla rappresentati e che, ma solo per salvare il salvabile, ivi compresa l’attuale classe dirigente, optano per un Monti bis, non sottacendo che, due italiani su tre, non credono neppure alle regioni, rivelatesi, salvo qualcuna, truffaldine, illegali e quant’altro.
Se gli Italiani potessero, molto verosimilmente le eliminerebbero, dando più importanza a delle province allargate, quindi più controllabili rispetto a 20 duplicazioni dello stato centrale, quali sono appunto le Regioni. Ed inoltre, come ha sostenuto ieri sera, qui a Belluno, anche l’on.le Avv. Maurizio Paniz (col quale, da sincero amico, non condivido certo la sua linea politica berlusconiana, anzi !), tuttavia io penso – in perfetta linea con il suddetto parlamentare – che tutte le regioni a statuto speciale siano “fuori-legge” in quanto non esistono più le condizioni perché esse abbiano a godere di quei privilegi dei quali, a fine guerra, sono state, a mio avviso indebitamente, beneficiate.
E’ sperabile, ed in questo senso Paniz ha dato qualche rassicurazione, che qualcosa si stia già facendo per togliere qualche privilegio: speranza questa che porto con me, nutrendola e spargendola alla pubblica opinione, da almeno 20 anni !
Ritornando a Grillo, nessuno può mettere il bavaglio alle opinioni e quindi anche a ciò che da esse ne scaturisce, per cui trovo preoccupante che un Presidente di Senato si avventuri in certe affermazioni che, come ha detto lo stesso interessato Beppe Grillo, non si scostano dal colpo di stato mediatico.
Io, ad onor del vero, non sono certo un simpatizzante di Grillo, e neppure del berlusconismo come ho fatto capire dianzi, tuttavia, dopo aver ascoltato moltissima gente ad alto livello socio-politico, ma anche economico, ho potuto accertare che un buon 75 % degli Italiani sotto-sotto è d’accordo con il comico ligure.
E Napolitano, custode e garante della Costituzione democratica, starà zitto di fronte alla sovranità popolare in itinere… ? Oppure, imbastirà una questione di lana caprina, eccependo ottimi discorsi di natura antropologica rispetto all’oggettività della situazione, come è stato fatto ieri sera qui a Belluno per bocca di eminenti docenti universitari e del Direttore del Gazzettino, Roberto Papetti ?

ARNALDO DE PORTI

Belluno-Feltre

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