Milano, 17 ottobre 2017 – Il Mediterraneo Centro-Orientale è teatro di numerosi focolai di crisi, che devono essere affrontati, gestiti e superati. Il management e lo sfruttamento delle risorse naturali, a partire dall'energia e dall'acqua, le questioni ambientali, l’innovazione tecnologica, la Blue Economy, rappresentano terreni concreti da cui partire per andare oltre i conflitti. “Il quadro geopolitico del Medio Oriente è interessato da un pluralità di crisi che progressivamente interessa tutti i paesi della regione, portando al pettine i molti problemi irrisolti dell’ultimo secolo – spiega Nicola Pedde, Direttore del Institute of Global Studies (IGS) di Roma e della rivista Geopolitics of the Middle East – Una difficoltosa fase di sostituzione generazionale nella politica regionale ha determinato un arco di crisi che si estende dal Marocco all’Iran, facendo vacillare gli autoritarismi, aprendo il vaso di Pandora di un controverso settarismo e riportando in primo piano antiche quanto irrisolte dispute.” Creare occasioni di cooperazione e integrazione diventa quindi fondamentale. Quali policy deve adottare e sviluppare l’Italia, insieme all’Europa, per giocare un ruolo chiave e favorire lo sviluppo di tali processi? “Puntare sulle nuove risorse energetiche reperite nel Bacino Mediterraneo, sulla necessità di una gestione integrata dei grandi bacini idrici, sull'ambiente, sulla Blue Economy, sull'innovazione tecnologica come fattori di connessione naturale: questi sono terreni concreti da cui partire per andare oltre i conflitti – afferma Janiki Cingoli, Presidente CIPMO – ed è dalle società civili e, in primo luogo, dalle forze imprenditoriali e dalle organizzazioni culturali e scientifiche, oltre che dalle istituzioni nazionali e locali, che può e deve venire una spinta potente verso nuove modalità di cooperazione e di integrazione sia a livello intraregionale che con l’Italia e l’Europa”. Il Convegno Internazionale “Medio Oriente. La regione dei destini incrociati” organizzato da CIPMO – Centro Italiano per la Pace in Medio Oriente e sostenuto dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – Direzione Generale Affari Politici e di Sicurezza, sarà un’occasione per far emergere suggerimenti, indicare buone pratiche, raccogliere esperienze per la individuazione di policy volte a costruire nuove interconnessioni economiche a livello di società civili. Al convegno, che si terrà giovedì 26 ottobre, dalle 9.30 in Senato, parteciperanno numerosi attori istituzionali, industriali e accademici che si susseguiranno nei due Panel “Risorse energetiche e sviluppo tecnologico: quale impulso per rafforzare le dinamiche cooperative della Regione?” e “Risorse naturali, nuove tecnologie e Blue Economy: Politiche per una accresciuta cooperazione intraregionale, con l’Italia e con l’Europa”.
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