“Non c’è alcun dubbio”. Così Nicola Fratoianni ai microfoni di 24Mattino su Radio 24 ha risposto alla domanda di Luca Telese che gli ha chiesto se la sinistra si presenterà contro il Pd in tutti i collegi anche se Renzi non sarà il candidato premier. La domanda parte dai retroscena riportati oggi sui giornali di un possibile accordo di Sinistra Italiana e di Mdp con il Pd nei collegi uninominali se Renzi non dovesse essere il candidato premier. Il segretario di Sinistra Italiana ha poi specificato su Radio 24: “Non c’è alcun dubbio, anche perché il problema non è Renzi. Concentrare tutta l’attenzione su una demonizzazione di Matteo Renzi credo sia poco lucido, credo che il problema sta da un’altra parte, nelle scelte politiche. Qualcuno pensa che dal job act, alla buona scuola, allo sblocca Italia, alla tentata riforma costituzionale, al Rosatellum siano tutte idee nate nella testa di Renzi che non hanno niente a che fare con il gruppo dirigente del Partito Democratico?”.
FRATOIANNI A 24MATTINO SU RADIO 24: IL CLASSICO CENTRO SINISTRA ORMAI E’ DECOTTO
“Lo schema di ricostruire il classico Centro Sinistra suggerito da Veltroni è uno schema andato, decotto. Non credo che ci sia più lo spazio per immaginare il fondamento di quell’impianto del Centro Sinistra”. Lo ha detto Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, ai microfoni di 24 Mattino, intervistato da Luca Telese e Oscar Giannino. Sulla fiducia posta sulla legge elettorale ha poi detto: “La fiducia su una materia prettamente parlamentare che riguarda le regole di tutti è un precedente inquietante. Se funziona così allora ogni volta che una legislatura si avvicina alla fine, la maggioranza di turno impone con la fiducia una legge elettorale che sia più consona ai propri interessi. A me pare che sia un serio problema democratico. Poi quella legge è un grande imbroglio: introduce i collegi uninominali ma non consente il voto disgiunto. E poi perché è l’ennesima legge che consegna al paese un Parlamento che, per due-terzi e forse anche di più, è composto da nominati cioè da persone scelte a prescindere da qualsiasi elemento di selezione libera dei cittadini. Per queste ragioni noi abbiamo considerato questa legge un imbroglio e soprattutto un imbroglio imposto con un meccanismo inaccettabile sul piano parlamentare.”