Gli “open data” rappresentano una opportunità per la cultura in termini di aggregazione dei dati isolati, rendendoli interoperabili e riutilizzando (in modo aperto) quelli forniti da istituzioni e imprese sia pubbliche, sia private, per stabilire “link” tra oggetti simili o in relazione fra loro.
Il sindaco Quarto, nell’introdurre i lavori, ha sottolineato come gli “open data” siano la giusta direzione da seguire per un cambiamento dell’Amministrazione. Essi rappresentano una operazione di fiducia e una testimonianza diretta – ha continuato il sindaco – per quanto si fa e per gli indirizzi da seguire rispetto al riscontro presso la collettività.
Le relazioni sono state tenute da Fedele Congedo che ha sottolineato come sia importante attivare un percorso di partecipazione che valorizzi il paesaggio culturale vivente, con l’intento di creare una piattaforma partecipata di contenuti sui beni culturali del territorio in formato open data e linked open data.
Piersoft Paolicelli si è soffermato su “dati, documenti e informazioni”, in formato aperto, sulla creazione di una banca dati e sulla interoperabilità degli stessi dati, accrescendone in tal modo la capacità dell’Ente con la loro diffusione nel mondo.
Alla seduta di lavoro hanno partecipato dirigenti, funzionari e dipendenti dei 12 comuni interessati dal progetto “Terra delle Gravine”: Massafra (Comune capofila), Castellaneta, Crispiano, Ginosa, Grottaglie, Laterza, Montemesola, Mottola, Palagianello, Palagiano, San Marzano e Statte.
Inoltre erano presenti dirigenti scolastici e docenti di Istituti Superiori interessati ai percorsi di alternanza scuola-lavoro.
Nella foto il sindaco Quarto in un momento dell’incontro.