MA VALE LA PENA OGGI DI ACCORCIARSI LA VITA PER MOTIVAZIONI ETICO-SOCIALI E POLITICHE ?

CON POLITICI… AD POLTRONA AETERNAM…

Proprio qualche ora fa, trovandomi da un farmacista per comperare alcune cose, entrambi ci siamo chiesti se il processo socio-politico che l’Italia ha purtroppo consolidato da oltre un ventennio, potrà subire delle modifiche in senso migliorativo. La risposta, velocemente elaborata e prontamente “metabolizzata” è stata, ahimè, in direzione di un secco no in quanto la politica moderna ha coagulato intorno a se un sacco di mariuoli (fatte salve alcune poche eccezioni), i quali, hanno saputo in qualche modo assicurarsi il potere a vita, alla faccia dei poveri cittadini, privati persino della parola e costretti ad un voto che, per varie ragioni che non sto ad elencare, esse contribuiscono alla predetta coagulazione. Non per niente, Indro Montanelli, diceva che il parlamento è diventato un rifugio per mariuoli.

Adesso si parla di nuova legge elettorale e mi par di poter dire con convinzione assoluta che detto progetto, così come concepito, non risponde all’esigenza di far esprimere democraticamente i “desiderata” del popolo italiano, ma di salvaguardare le posizioni di chi ormai ha prenotato la cosiddetta poltrona a vita.

Senza esprimere ideologie, sia da una parte che dall’altra stante il fatto che la politica dell’ultimo ventennio ha svuotato quasi tutti di un benché minimo principio ideologico al punto da non saper discernere fra una cosa e l’altra, è agli occhi di tutti che gli ultimi tentativi volti a mettere in piedi una nuova legge elettorale, non mira a dare la parola agli italiani, ma a creare le condizioni affinché non si sgretolino le posizioni esistenti consolidatesi nei due emicicli, Camera e Senato, problema di cui, il Movimento 5 Stelle, di cui certamente non sono un ammiratore, cerca di risolvere al fine di un repulisti totale della classe politica ormai alla deriva e che si bea, quest’ultima, per mera propaganda, di un mezzo punto in più di PIL e qualche centinaio in meno di milioni del debito pubblico. Infatti, la diminuzione del debito pubblico in cifre potrebbe accostarsi, come termine di paragone, al prezzo di un kilo di…melanzane rispetto alla produzione di una tenuta agricola di milioni e milioni di ettari…

A questo proposito, mi fa davvero fastidio sentire i nostri governanti nei mass media quanto mistificano questi due punti positivi senza spiegare però alla povera gente che, praticamente, in termini reali, si tratta poco più di nulla…

Tante volte ho cercato e cerco di dire queste cose ma, ultimamente, vuoi anche per l’età avanzata, sento che le mie parole non hanno interlocutori validi e capaci. Ma solo “politici” …ad poltrona aeternam…

ARNALDO DE PORTI, Feltre

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