di Vincenzo Donvito, presidente Aduc
E' stata costituita dal presidente del Senato la Commissione Straordinaria per il controllo dei prezzi e delle tariffe. Presidente il sen. Sergio Divina (LegaNord) che dice: “La Commissione, richiesta da tutti i gruppi parlamentari avra' compiti di analisi dei fattori congiunturali e strutturali che sono all'origine dei rincari dei prezzi dei prodotti intermedi e finali; l'acquisizione di elementi informativi, anche su base regionale, sull'andamento dei prezzi dei beni e servizi di largo consumo per garantire la trasparenza e la tracciabilita' all'origine degli stessi e in ciascuna fase della filiera produttiva”. Altro compito “e' l'elaborazione di proposte volte ad attenuare le conseguenze del rialzo dei prezzi dei prodotti energetici e dei beni di largo consumo sulle famiglie a basso reddito e lo svolgimento di indagini sull'andamento in borsa del prezzo del petrolio, nonche' sulle transazioni internazionali al fine di venire a conoscenza di eventuali speculazioni, pregresse e future”. Oltre al presidente ci saranno due vice presidenti e due segretari, nonche' 25 componenti.
Costo dell'operazione? Per ora indefinibile, ma non siamo estremisti se la valutiamo in qualche centinaio di migliaia di euro all'anno e senza contabilizzare il tempo che i singoli senatori vi dedicheranno levandolo ad altri impegni del loro mandato.
Questa commissione proprio non ci mancava, e non crediamo mancasse ai senatori. La sua funzione principale sara' di osservatorio, cioe' quello che gia' fa Mister Prezzi, gli Osservatori sui prezzi a livello nazionale, regionale, provinciale e comunale, la Direzione generale per l'armonizzazione del mercato e la tutela dei consumatori del ministero dello Sviluppo economico, l'Istat, l'Autorita' garante della concorrenza e del mercato (Antitrust), l'Ismea e vari istituti pubblici e privati.
Sulle sue funzioni elaborative di proposte, allo stato, non siamo ovviamente in grado di dire molto, ma possiamo rilevare un andazzo molto diffuso nelle nostre istituzioni quando non si vuole affrontare un problema o, peggio, lo si vuole relegare in un angoletto per sostanzialmente affossarlo: creare una commissione, meglio se e' con il favore di maggioranza e opposizione, cosi' l'immobilismo per garantire il voto unanime e' garantito maggiormente.
Abbiamo quindi un'istituzione per dare l'impressione che si stia facendo qualcosa per contenere l'innalzamento dei prezzi, ma che nei fatti sara' fumo per nascondere la mancanza di volonta' di dare risposte ai cittadini con l'unico metodo che puo ridurre i prezzi: la liberalizzazione, cioe' decisioni che possono essere prese solo da maggioranze contro minoranze, proprio il contrario dell'unanimismo della nostra commissione.