SICUREZZA STRADALE, Carlucci: finalmente si parla di omicidio volontario
Finalmente una sentenza controcorrente: Rodolfo Bonavolta (Firenze), l’assassino degli anziani, si sarebbe macchiato di omicidio volontario, perché, conduiceva ubriaco e quindi sapeva che poteva uccidere. L’attuale normativa sulla sicurezza stradale resta troppo difettosa. Lo dimostra la volontà di molti colleghi che, dopo la mia proposta di legge, tesa a prevenire le ingiustificate ed incivili carneficine causate da conducenti irresponsabili, hanno depositato anch’essi integrazioni o correzioni alle direttive esistenti. Vorrei segnalare che nei prossimi giorni, a Roma, si svolgerà un importante incontro che avrà il duplice aspetto di manifestazione e convegno, organizzato dall’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada (Aifvs). Fra gli interlocutori anche il Ministro Mastella, al quale, viste le inattuazioni del suo Governo in materia, proprio in quella occasione, mi piacerebbe prospettare alcune soluzioni richiestemi da alcuni parenti delle vittime. Naturalmente l’Aifvs può contare su tutto il mio sostegno e la mia fattiva disponibilità: condivido la legittima richiesta che l’Associazione avanza alla modifica dell’art 111 della Costituzione, affinchè vengano garantiti i diritti e le facoltà delle vittime di reato. E’ chiaro che l’ottica in cui va affrontata la problematica è quella di correggere le carenze di codici ormai datati, ma soprattutto di adeguarsi alle normative europee già operative in altri paesi dell’Unione. Ritengo che in questo caso il legislatore abbia il dovere di garantire la posizione delle vittime, la certezza della pena ed un risarcimento equo ed integrale. Parliamo di reati il cui prezzo è la vita di un essere umano. Ecco perché non è tollerabile che il Governo continui a far slittare il pacchetto sulla sicurezza Amato, per l’incapacità di trovare un accordo interno.
On. Gabriella Carlucci