Credo che i nostri “onorevoli” eletti all’ estero stiano facendo un po’ di confusione. I Comites sono enti democraticamente eletti, mentre i ( CGIE ) comitati generali degli italiani sono semplicemente e spesso nominati dai partiti all’ interno dei medesimi Comites. Indire una nuova elezione dei Comites prima di una loro riforma si continuera’ sulla linea degli “auspici” . E’ un po’ come dire :” facciamo l’ elezione e poi “auspichiamoci” in una loro riforma”. Esattamente quello che si e’ fatto all’ ultima elezione parlamentare, adesso pare che “porcellum “ vada bene per tutti e che vada estesa anche alle europee. I CGIE, organi nominati sono stati inutili e costosissimi per il contribuente italiano , rispetto ai Comites e andrebbero aboliti, rafforzare il contatto diretto tra Comites e Commissione Affari Esteri, tagliare gli intermediari. E’ un dato di fatto che se nei passati decenni si fosse instaurato un rapporto tale diretto tra Parlamento e Comuni tagliando fuori ( abolendole ) Regione e Province oggi non staremmo qui a parlare di federalismo fiscale. Impariamo dal vecchio detto: “ in un pollaio dove albergano troppi galli non fara’ mai giorno”. Da buoni intentitori poche parole.