MARGINALMENTE n.107 del 19.nov.2016



La molecola che fa…suicidare il cancro

Sarà la solita bufala in giro sul web? Me lo sono chiesto anch’io ieri mattina quando ho ricevuto sul whatsApp un video con un tizio che parlava di molecole che fanno ammalare le cellule cancerogene portandole all’autodistruzione: praticamente al suicidio. Il tutto condito con un sermone sui giornali silenti e sugli interessi economici dietro certi silenzi. Confesso, l’avrei cestinato anch’io quel video se non fosse che me l’aveva mandato un amico di Marginalmente che di professione è biologo nutrizionista e mi ha aggiunto un messaggio: “E’ una cosa seria”.


E allora, non fidandomi per principio neanche degli amici seri, ho controllato. Per prima cosa c’è da dire che la prima notizia in merito data 2013 e già da allora Il Sole24Ore e Panorama l’avevano pubblicata; la seconda è che quest’estate ci sono stati nuovi sviluppi e la notizia è stata pubblicata almeno da Il Giornale, Il Piccolo, Il Resto del Carlino.


Di che si tratta? Due ricercatori dell’Università di Urbino, il dott. Vieri Fusi direttore del Laboratorio di Chimica Supermolecolare, insieme al dott. Mirco Fanelli del Laboratorio di Patologia Molecolare (nella foto), hanno scoperto che una molecola del maltolo (per giunta antiossidante) che si trova nel malto, nel caffè, nel cocco e nella cicoria, è in grado di far “impazzire” le cellule tumorali portandole al “suicidio”. La notizia non solo è vera, ma è così seria che questa ricerca è stata pubblicata sul British Journal of Cancer ed è stata brevettata in Italia.


Ma…c’è un ma. I nostri due ricercatori pare siano stati sorpassati da altri ricercatori delle Università statunitensi della California e del Massachusetts che qualche mese fa hanno sintetizzato il batterio, quindi sarebbero più vicini alla realizzazione di un farmaco. Anche questo aggiornamento è stato pubblicato su una rivista, la “Nature”.


Il punto è questo: gli splendidi ricercatori italiani si sono fermati per mancanza di fondi per la ricerca. Mi chiedo: ma questo Paese è retto a vari livelli da assassini, traditori venduti alla farmaceutica? E di chi è la responsabilità diretta di non aver finanziato una ricerca come questa? E i nostri soldi (delle tasse, dei ticket, dei bollettini postali e dell’acquisto di arance per la ricerca) dove vanno?


Mi domando ancora: ma il popolo italiano deve tornare a impugnare i forconi per convincere il potere che ogni potere ha un limite?


Già, i nostri soldi…


Qualcuno osserva che con la riforma costituzionale risparmieremmo 50 milioni di euro, mentre l’aereo di Renzi, a noi contribuenti, già da solo è costato 170 di milioni. Ma non è tutto qui. Franco Bechis, che è uno che se ne intende (già direttore di Milano Finanza) ha scoperto e pubblicato che in sei mesi sono stati spesi per pranzi a bordo dell’aereo del nostro presidente del Consiglio, ben 164mila euro fatturati dalla società di Ciampino che ha la commessa della ristorazione. A parte, perché improvvisamente finite, sono state acquistate cialde di caffè Nespresso per oltre mille euro; e 1240 euro per vini pregiati.


E ricordate le famose auto blu? Beh, Renzi si è mostrato più bravo a rottamare i suoi avversari che le auto. In ogni caso, nei giorni scorsi è stata aggiudicata una nuova gara per noleggio a lungo termine di autoveicoli, grazie alla quale lo Stato spenderà altri 106 milioni di euro l’anno per 5.900 auto “grigie” che sono le auto di cilindrata inferiore a 1600 cc.


Ma, spulciando i giornali, potete anche trovare la notizia che la Regione Sicilia, che è sull’orlo del fallimento anche perché il maggior numero di dipendenti e di dirigenti al mondo, ha annunciato l’assunzione di altri trenta dirigenti che andranno ad aggiungersi ai 1.561 già in forza.


E un numero simile, 1.551, sono i dipendenti di Montecitorio dove i manovali prendono almeno 136mila euro l’anno (oltre cinquemila netti al mese), i dirigenti sino a 358mila euro l’anno, e tutti godono di privilegi senza uguali nel Paese. Alfredo Arduino, il giornalista de La Verità che ne ha fatto le pulci, ha scoperto che hanno “diritto” ad assentarsi dal lavoro per 30 giorni senza giustificazione alcuna; in caso di malattia possono assentarsi per tre anni (e non sei mesi come tutti); non sono comunque licenziabili; e in barba alla Fornero continuano ad andare in pensione a 65 anni. Ah, dimenticavo: hanno eliminato i tre barbieri ma, poiché nessuno alla Camera può essere licenziato, li hanno promossi assistenti parlamentari.


Meccanici esattori conto terzi (lo Stato)


Nel Paese in cui ogni commerciante, imprenditore ecc. fa l’esattore dell’Iva per conto dello Stato, e adesso le aziende elettriche fanno gli esattori del canone Rai per conto sempre dello Stato…lo Stato ci ha preso gusto.


La Commissione Finanze della Camere ha approvato un emendamento col quale si vuole obbligare i meccanici che fanno la revisione degli automezzi a controllare che il proprietario della vettura abbia sempre pagato il bollo e lo stesso mezzo non sia sottoposto a fermo amministrativo. Questo per limitare l’evasione del bollo auto che, di per sé, è una tassa senza senso – e per alcuni incostituzionale – perché non collegata ad alcun servizio.


Ma la cosa che fa torcere le budella è sempre una domanda: in Italia esiste il Pra, Pubblico registro automobili, quindi lo Stato sa di chi è ogni vettura in circolazione e se è in regola col bollo o meno. Perché diavolo lo Stato non deve mai fare il suo mestiere?


Tasse su…li mortacci…


E concludiamo con la più vergognosa delle vessazioni di colui che dice che ci sta abbassando le tasse e che trova pure tanti begli addormentati nel bosco che gli credono: la tassa sui morti!


La 12^ Commissione permanente “Igiene e Sanità” del Senato sta esaminando il ddl proposto dal sen. Stefano Vaccari, del Pd, in tema di “Disciplina delle attività funerarie”. E qual è la “disciplina”? Citiamo i tre punti più interessanti. L’invenzione di un’Iva del 10 per cento sui funerali (sino ad ora esenti da Iva); un contributo fisso di 30 euro a funerale rivalutabile ogni anno; l’obbligo per i Comuni di destinare il 20 per cento della Tasi ai cimiteri monumentali (e quella cifra il Comune se la riprenderà dai soliti cittadini aumentando le accise).

Com’è che dicono i romani? Ma li mor…vostri!

Antonio Biella

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy