di Giorgio Vettor
Caro Salvatore,
immagino che anche tu ti sia chiesto come mai noi Italiani possiamo essere
brillanti se presi individualmente, ma presi come Popolo siamo ritornati al
Feudalesimo o Sultanato e sembra che, in maggioranza, ci stiamo bene.
Bisognerebbe ritornare al 27 BC, Augusto, vinto Antonio e diventato il
padrone di Roma fece molte buone cose, ma ne fece una che ci costa ancora
adesso, tutti gli abitanti dell' Italia, che venne estesa dal Rubicone fino
quasi ai confini attuali, vennero esentati dal servizio militare, i
legionari vennero reclutati nelle Province, in piu`, i vari Imperatori, per
ingraziarsi il Popolo, facevano grandi donazioni di cibo e danari, Panem et
Circenses, per cui si sviluppo` una massa di parassiti che venivano
alimentati da qualcuno e difesi da qualcun altro, questo duro` non qualche
anno, ma bensi` circa 400 anni, per 350 anni abbastanza bene per i
successivi 50 anni meno bene, tutto termino` tragicamente nel 410 quando i
Visigoti di Alarico presero Roma. Cosa potevano fare i parassiti superstiti?
semplicemente darsi a qualcuno, “Franza o Spagna purche` se magna”, o
Bizantini, Normanni, Longobardi, Mori ecc. Un lampo di luce ci fu nel 1002,
quando Arduino d'Ivrea riusci` a farsi incoronare Re d' Italia, ma duro` una decina d' anni,
poi dei vari feudatari che l' avevano eletto, qualcuno si mise col Papa,
qualcuno con l' Imperatore e qualcuno per conto proprio e tutto fini`.
Arriviamo all' invasione del Regno delle Due Sicilie da parte del Regno di
Sardegna, tutti sappiamo che nei reparti di Garibaldi c'erano ufficiali e
soldati dell' Esercito Piemontese in licenza, dopo Teano, i Piemontesi si
ritrovarono con una specie di Iraq attuale, oggi sarebbero chiamati
Insurgentes, quella volta li chiamarono Briganti, per uscirne fuori si
dovettero rivolgere a chi gestiva il potere locale gia` da prima. A quel
tempo in Italia c'erano due differenti culture di Stato, una era quella
Asburgica, la burocrazia era in mano a membri della bassa nobilta` i quali
eseguivano i loro compiti al meglio perche` questo era un servizio all'
Imperatore, se i direttori erano scrupolosi, non tutti ovviamente, anche i
dipendenti dovevano esserlo, anche perche` potevano essere cacciati via. L' altra
cultura era quella Borbonica, chi arrivava a far parte dello Stato a
qualunque livello era un eletto, poteva riempirsi le tasche e farle riempire
agli amici. Ovviamente i poteri locali a cui si rivolsero i Piemontesi erano
quelli della cultura Borbonica. Oggi, dopo quasi 150 anni di cultura
Borbonica siamo arrivati qui, la Casta, i parlamentari vengono imposti, tre
Regioni, almeno, in mano alla criminalita` organizzata, processi che durano
una vita, lavoro precario, evasione fiscale a gogo`, scuole che non sono
all'altezza del ruolo, managers di Stato che non sanno neanche dove stanno
di casa, ministri presi per la strada e imposti e so on. Basta, qui chiudo.
Cari saluti
Giorgio