Perche’ la legge andrebbe abolita e perfezionata?
Gonnella:
Perche’ insisti con questa idea secondo molti irrealizzabile All’ estero avete 18 parlamentari, Cgies, Comites, un comitato permanente per gli italiani all’ estere per le problematiche migratorie e quant’altro. Cosa chiede di piu’ ?
Gonnella 1:
Quando nel 2001 la legge fu “imposta “ ad oltre 3 milioni di cittadini italiani nel mondo, non vi fu una informazione dettagliata nella sua essenza. Per primo fu una legge studiata a tavolino con Cgie e Comites. Questi da buoni servitori di partiti ebbero l’ardire e l’ astuzia di non coivolgere il mondo dell’ associazionismo e una buona fetta dell’ elettorato all’ estero rimase fuori. Ricordo che a Londra si e’ saputo a dato tratto, e solo dopo sei mesi ( o giu’ di li ) fu indetto un convegno organizzato dal Centro Scalabrini sede di Oval . A quell’ incontro ( ero presente ) parteciparono una trentina di persone, per la maggioranza pensionati. Solo perche’ vi fu un rinfresco a fine convegno. Quello che mi colpi’ immediatamente furono i pochi commenti e interventi da parte dei partecipanti e tutti pendevano dalla bocca dell’ rappresentante del governo mandato per l’ occasione, un certo Di Gesu’ ( credo se la memoria non mi inganna ) , quant’ e’ vero che un signore seduto accanto fece una battuta che la ricordo ancora : “ azzo hanno mandato il capo, quando invece sarebbe bastato un semplice apostolo”. Ad una delle ultime riunione del Comites di Londra a cui ho partecipato, credo febbbraio 2007, il consigliere Padre Ziliotto fece notare e fu messo al verbale, che occorreva fare un ulteriore riunione e all’ ordine del giorno la ridiscussione della legge Tremaglia, da allora il comitato e’ caduto in stato di stagnazione e quindi non e’ stato possibile. Proporrei a tutti i Comites del mondo o ai loro membri di proseguire su questa linea e iniziare una ridiscussione seria e concreta della suddetta legge.
Gonnella:
Ok, le credo sulla parola, ma avere 18 parlamentari e meglio di niente ?
Gonnella 1:
Tutti pensavano la stessa cosa. Nella prima elezione del 2006 questo era lo spirito collettivo lo slogan era: “ finalmente si vota e avremo piu’ voce in capitolo“ Abbiamo votato e.. i risultati li abbiamo constati tutti. Gli eletti all’ estero invece di trattare le nostre istannze hanno pensato bene di coltivare il proprio orticello. Questo era prevedibile ma non auspicabile.
Gonnella :
Si ma non tutti ?
Gonnella 1:
Ad eccezione del 25% il resto ha scelto il servilismo partitico
Gonnella :
Ok arriviamo al nocciolo della situazione attuale. Vista la impossibilita’ di nuove modifiche della legge lei cosa proporebbe di fare, per salvare il salvabile del voto all’ estero ?
Gonnella 1:
Semplice, un ritorno all’ origini. Un decreto che abolisca la legge che indica subito un referendum appovativo/ abrogativo all’ estero. Lasciamo che siano i diretti interessati a decidere. Se le legge verra’ abrogata dall’ elettorato si passi subito ad una modifica dell’ articolo 48 con una legge ordinaria sulle modalita’ del voto: voto passivo e attivo via posta ordinaria o elettronica.
Gonnella:
Come la mettiamo con i tanti brogli ? Come la mettiamo con gli elettori in Madre Patria
Gonnella 1 :
I brogli o presunti tali avvengono in tutti i sistemi nazionali e internazionali. Per evitare ulteriori brogli basterebbe che il plico cartaceo o elettronico venisse spedito dal comune di residenza e la richiesta di voto dovrebbe essere fatta personalmente dal diretto interessato nel suo paese d’ origine, per iscritto, personalmente o telematicamente. Ovviamente le stesse modalita’ del voto vanno applicate anche in Madre Patria .
Gonnella :
Ergo abolizione del registro AIRE ?
Gonnella 1:
Il registro AIRE e’ servito solo per la legge. Una volta abolita la legge con il voto passivo/ attivo decade.
Gonnella:
In questo caso all’ estero possono candidarsi anche i non residenti ?
Gonnella 1:
E viceversa
Gonnella:
Questo e’ anche il progetto del nascente Partito Italiani all’ Estero a cui lei ha aderito ?
Gonnella 1:
Ovviamente io parlo a livello del tutto personale visto che il Partito e’ ancora in fase di costituzione . Ma credo con fermezza d’ animo che in linea di massima tutti sono daccordo in una modifica o alolizione della legge Tremaglia con una accorata sofferenza per la mancata riuscita delle ripartizione all’ estero.
Gonnella:
Adesso per concludere , francamente lei crede che il tutto sia istituzionalmnte fattibile ?
Gonnella 1:
Detto fra me e me, se e’ possibile per un governo passare dei decreti come quello del Lodo Alfano senza consultare il parlamento, vogliamo che non sia fattibile passare un decreto per abolire e non solo per approvare ?
Gonnella:
Quest’ ultima riflessione o quesito dovrebbe essere proposta ad un avvocato o costituzionalista non le pare ?