GLI UOMINI NELLA STORIA #15: NAPOLEONE BONAPARTE (parte 2)


Negli anni successivi alla morte di Robespierre la Francia non trovo stabilità , infatti si susseguivano congiure (come quella degli Eguali nel 1796) e le elezioni non riuscivano a dare stabilità al Paese (spesso venivano annullate dal direttorio). In questo clima di incertezza, Napoleone tornò a Parigi con l'intento di prendere il potere. Così nel novembre 1799 organizzò un colpo di stato e venne eletto console insieme a Sieyes e Ducos.


Durante la sua assenza le Repubbliche italiane furono smantellate, allora scese con il suo esercito in Italia e sconfisse gli austriaci a Marengo e riformò la Repubblica italiana (che nel 1805 sarebbe diventata “Regno d'Italia”).


Dopo aver provato ad invadere l'Inghilterra (anche questa volta fu sconfitto dall'ammiraglio Nelson), si rivolse verso il centro dell'Europa, incontrando anche questa volta l'opposizione delle potenze europee. Qui ottenne una delle sue vittorie più famose ad Austerlitz a seguito della quale gli austriaci persero i propri territori in Germania. Dopo aver respinto una offensiva dello zar di Russia, l'unica potenza rimasta era l'Inghilterra e per indebolirla decise di stabilire un blocco commerciale (il cosiddetto “Blocco Continentale”). Questa strategia non diede i risultati sperati, e molte nazioni continuarono tranquillamente i propri commerci. Per questo motivo, decise di invadere il Portogallo passando attraverso la Spagna (anch'essa assoggettata).


Infine un altro Paese che rifiutò l'embargo fu la Russia. Precedentemente la Francia aveva già affrontato lo zar, ma subito dopo era scesa a patti. Per indebolirlo, nel 1812, Napoleone decise una enorme operazione militare. L'imperatore puntò verso Mosca senza trovare mai una vera resistenza delle truppe zariste che facevano terra bruciata per rallentare l'avanzata. In breve tempo raggiunsero Mosca, abbandonata dai propri abitanti. Purtroppo per Napoleone era arrivato l'inverno ed era lontano dalla patria e dai rifornimenti, per cui tornò indietro col suo esercito. La ritirata fu un disastro e le truppe napoleoniche, decimate e infreddolite, furono raggiunte da quelle russe e sconfitte a Beresina.


Questa sconfitta diede nuova forza alle nazioni europee che nel 1813 lo sfidarono e lo sconfissero a Lipsia. L'anno successivo le truppe zariste entrarono a Parigi e Napoleone abdicò. Dopo gli venne data la possibilità di costruire un piccolo principato sull'isola d'Elba.


Luigi XVIII, fratello del re ghigliottinato durante la Rivoluzione francese, divenne monarca e abolì tutte le riforme napoleoniche. Napoleone, contando sull'appoggio della popolazione che mal vedeva il ritorno dei Borbone, fuggi dall'isola d'Elba e ritornò a Parigi dove costituì un esercito per sfidare le potenze europee. Il suo regno, però, durò solo 100 giorni, dato che venne sconfitto a Waterloo. Napoleone si consegnò spontaneamente agli inglesi che lo costrinsero all'esilio sull'isola di Sant'Elena, nell'Oceano Atlantico, dove morì il 5 maggio 1821.

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