“Una nuova IRI attraverso la Cassa Deposito Prestiti? Il riferimento all’IRI è un riferimento totalmente anacronistico”. Così risponde Giuseppe Recchi, Presidente di Telecom Italia, ospite a Focus Economia su Radio 24, a Sebastiano Barisoni che gli chiede se teme che il Governo possa avere la tentazione di fare una nuova IRI attraverso la Cdp. E incalzato sull’eventuale timore di uno Stato troppo dirigista e interventista sulla banda larga Recchi replica: “No, i Piani del governo e dei privati sono totalmente complementari”.
Spiega poi il Presidente di Telecom Italia ai microfoni di Radio 24: “L’IRI ai tempi fu un’operazione virtuosa perché permise di creare grandi aziende e quindi di far partecipare un’economia che usciva disastrata dalla guerra alla competizione nel mondo con delle aziende dotate di muscoli sufficienti. Ma nel mondo d’oggi gli Stati non ragionano più così: nessuno stato oggi ha più risorse sufficienti per fare spending, per fare socializzazione della crescita senza tener conto della reddittività. Oggi tutti gli stati competono per risorse perché tutti gli stati hanno debiti pubblici tali da non permettere di fare in autonomia sviluppi infrastrutturali. Per cui gli Stati la cosa migliore che possono fare è stimolare gli investimenti privati, nazionali e internazionali.”