Elezioni del nuovo Presidente della Repubblica: illegittime e anticostituzionali le premesse politiche preliminari

L’indegno spettacolo che i nostri politici di professione stanno propinando all’intero Popolo italiano in questa fase di rinnovo della Prima Carica dello Stato lascia a dir poco esterrefatti.
Il Presidente del Consiglio, nel rappresentare una assoluta “minoranza” di cittadini italiani a lui fedelissimi, nella sua qualità inoltre di segretario del primo partito in Parlamento, ha candidamente e spudoratamente indicato di fronte a tutti gli italiani che coloro che stanno per assumersi la responsabilità di eleggere il nuovo Capo dello Stato votino “scheda bianca” alle prime tre votazioni, affinchè, in quelle successive con quorum elettivo evidentemente abbassato, si converga su un nominativo condiviso dalla maggioranza pagnottara e cravattara del patto che lo sostiene.
Parallelamente, le forze politiche di maggioranza e opposizione aspettano la spartizione della torta, mentre la stampa gioca intorno alle superficialità di nomi e nomignoli a lei sapientemente dati in pasto al fine di dirottare l’attenzione dei cittadini sulle esclusive “capacità” dei personaggi in lizza, tralasciando, come sempre, l’immane delitto compiuto nel frattempo con una metodologia politica basata invece sulla ritorsione, le minacce e i malaffari che da tutto ciò ne conseguono…
Il Presidente del Consiglio, con l’intero suo seguito di lecchini e ruffiani, sicuramente ignora che nella Repubblica Italiana la “sovranità” è esclusiva prerogativa del Popolo, e giammai dei delegati politici…
E che, pertanto, gli eletti di qualsiasi ordine e grado “non possono e non devono” ubbidire ciecamente agli ordini di nessuno, se non dei propri elettori, nei limiti e le more dei patti elettorali (i programmi..) depositati all’atto della presentazione delle liste.
Il voto di “astensione” suggerito e imposto ai parlamentari dal capo del governo-truffa è illegittimo e anticostituzionale proprio perché non espressamente previsto dai programmi elettorali di chicchessia!
Ed è per questo che il Movimento Astensionista Politico Italiano, a fronte di ciò, esorta tutti i cittadini- elettori affinchè denuncino alla magistratura per truffa, raggiro e associazione per delinquere di stampo mafioso i partiti e i Parlamentari che si apprestino a sottostare agli ordini del “tiranno”, poiché quanto impartito “esula profondamente” da quelli che sono i principi basilari della democrazia, del patto elettorale, della legge e di una Costituzione calpestata e vilipesa all’inverosimile finanche a partire dall’elezione della massima Carica Istituzionale dello Stato.

Roma, 28 gennaio 2015

Per il Movimento Astensionista Politico Italiano
(CVDP – Commissione di Vigilanza
per la Democrazia Partecipativa)

Antonio Forcillo, portavoce nazionale

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