Roma, 24 settembre 2014. Il senatore Antonio Razzi ha presentato una interrogazione al Ministro dello Sviluppo Economico ed al ministro per l'Ambiente al fine di porre questioni di importanza cruciale per la tutela dell'Area Marina Protetta Torre del Cerrano. La fondata preoccupazione del senatore di Forza Italia si basa su notizie circa una prossima attività estrattiva da parte della Società “Enel Longanesi Developpement” a largo della costa compresa tra Pescara ed Alba Adriatica. Una tale attività risulterebbe purtroppo infausta e penalizzerebbe gli sforzi profusi dal Ministero dell’Ambiente, dalla Regione Abruzzo e dai comuni di Pineto e di Silvi per garantire lo sviluppo turistico dell'intera Regione. Considerando che la costa abruzzese è già stata, negli anni passati, “invasa” da varie piattaforme per la trivellazione che hanno ampiamente deturpato il paesaggio naturale, il senatore Razzi, interroga i ministri in parola chiedendo di intervenire e porre freno al progetto.
INTERROGAZIONE
RAZZI- Al Ministro dello Sviluppo Economico e Al Ministro per l’Ambiente
Premesso che:
– da molti anni la Regione Abruzzo ha scelto di caratterizzarsi come Regione “Verde” con ben tre parchi nazionali e un’Area Marina Protetta, vincolando parti significative del proprio territorio e del proprio mare;
– da notizie di stampa si apprende che, a largo della costa compresa tra Pescara e Alba Adriatica per un’area di circa 75.000 ettari, è stata formulata richiesta di estrazione dalla Società “Enel Longanesi Developpement”;
– nell’immediata prospicienza del sito è stata istituita recentemente l’Area Marina Protetta Torre del Cerrano (2010), ente ritenuto un fiore all’occhiello della Regione Abruzzo da parte del suo Presidente, che si accinge a divenire il primo Parco Marino certificato a livello Europeo;
– una simile attività estrattiva penalizzerebbe gli sforzi profusi dal Ministero dell’Ambiente, dalla Regione Abruzzo e dai comuni di Pineto e di Silvi per garantire lo sviluppo turistico dell'intera Regione;
– è dunque necessario un adeguato coordinamento tra il Ministero dell’Ambiente e il Ministero dello Sviluppo Economico affinchè le iniziative del primo per lo sviluppo sostenibile attraverso i parchi non siano penalizzate da quelle del secondo – come l’estrazione di idrocarburi- oggettivamente incompatibili;
– la costa Abruzzese è già stata, negli anni passati, “invasa” da varie piattaforme per la trivellazione che hanno ampiamente deturpato il paesaggio naturale;
– a giudizio dell'interrogante sarebbe molto più “produttiva” la riconversione di dette piattaforme in “trabocchi di alto mare” ove svolgere attività turistiche, scientifiche ed ambientali, così come già proposto dal Presidente dell’Area Marina Protetta,
chiede di sapere:
1. se si stia svolgendo, sull’argomento espresso in premessa, un’adeguata opera di coordinamento onde evitare che iniziative oggettivamente impattanti vanifichino gli sforzi di tutela e conservazione posti in essere dal Ministero dell’Ambiante;
2. Se e quali iniziative si stiano programmando per la riconversione delle piattaforme inattive, atte allo sviluppo di iniziative nel campo turistico-scientifico-ambientale, come già avviene con successo per la piattaforma “Paguro” a Ravenna, crollata nel 1965, e oggi sede di un’oasi naturalistica;
3. quali orientamenti intendano esprimere, in riferimento a quanto esposto in premessa e, conseguentemente, quali iniziative vogliano intraprendere, nell'ambito delle proprie competenze, per tutelare l’Area Marina Protetta Torre del Cerrano.
Sen. Antonio Razzi
Segretario Commissione Esteri
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00186 Roma
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