Il viaggio del Senatore Antonio Razzi in Corea del Nord. I politici italiani…che provinciali!

I politici italiani sono proprio dei provinciali. Dal viaggio del Sen. Razzi in Corea del Nord si evince in maniera plateale. Eppure, dicono, non sappia usare il congiuntivo, commetta strafalcioni, sia oggetto di imitazioni comiche, ma chi ha fatto scacco matto ai cosiddetti Parlamentari vecchia maniera, è stato proprio lui, il signor nessuno senatore della Repubblica, un certo Antonio 40 anni in Svizzera da emigrante. Essi sono provinciali. Non c'è alcun dubbio, perché hanno tutti i requisiti caratterizzanti la “riserva mentale” ed il pregiudizio ideologico stile ante Repubblica Italiana. D'altronde, oltre agli accessori ed un profumo che puzza di lavanda tipico del Parlamentare provetto, altro non dimostrano in maniera sconcertante, che il pedissequo e sesquipedale comportamento insulso, inefficiente ed inefficace. La laboriosa e cervellotica attività parlamentare dell'etichetta classica intrisa di muffa e provincialismo ha prodotto e produce altro che fallimenti esodanti ed esodati. Tutto lo squallore possibile è davanti ai nostri occhi. Antonio Razzi è andato in Corea del Nord con una delegazione di parlamentari ed imprenditori da lui stesso capitanata dimostrando che dobbiamo essere noi, cioè i cosiddetti paesi democratici ad avvicinarci a quelli che non lo sono, specie in questi tempi di crisi. Delegazione non finanziata né da Camera né da Senato, ciascuno ha pagato in proprio le sue spese. Vorremmo anche sapere chi ha avuto mai la forza ed il rispetto di vedere il Comandante Generale del 38° parallelo ordinare ad un militare di andare a prendere le telecamere requisite e consentire riprese proprio lì dopo che il senatore Razzi si era lamentato dell'impedimento potendo disporre di un'intera troupe televisiva al seguito. Vorremmo sapere chi e quale politico italiano o addirittura Capo di Stato ha avuto mai l'onore dell'intervento del segretario del Comitato Centrale del Partito del Lavoro di Corea S.E. Kang Sok Ju che fermava il volo in partenza da Pechino per Pyongyang fino all'arrivo della delegazione italiana in ritardo per un guasto all' aereo precedente. Vorremmo sapere anche come mai nessuno di questi incravattati, bustine ideologiche e timorati di Dio (?) non abbia pensato mai neanche una volta, non diciamo di evangelizzare per carità ci mancherebbe, ma di guardare a nuovi mercati per i quali questa economia globalizzata e questa crisi marcia, ci stanno massacrando. Se Tizio è cattivo, per recuperarlo, questi incravattati aspettano, pensate un po?, che un bel giorno Tizio lo dichiari papale papale in maniera tale da sentirsi autorizzati poi a frequentarli senza vergognarsi. Ma che bella storia! Cosa dovremmo farci con politici del genere? Cattolici, bigotti, ideologicamente malati, inefficienti ed anche critici pronti a giudicare. Non ci siamo. “Pyongyang è come la Svizzera” disse Razzi qualche tempo fa dopo un suo viaggio in Corea del Nord e tutti giù a prenderlo in giro. Oggi però che l'ha ripetuto l'on. Matteo Salvini membro autorevole della delegazione, tutto è ok. Il Presidente del Presidium dell'Assemblea Suprema Popolare in persona S.E. Kim Yong Nam ha ricevuto il Sen. Antonio Razzi ed il suo seguito. Non un Capo di Stato, non un Presidente di Camera o Senato quindi ma solo il senatore Razzi. I rapporti cordialissimi con l'ambasciatore Nord Coreano in Italia Signor Kim Chun Guk, li può vantare solo il senatore Razzi. Qualcuno sente da questo orecchio? A parte la retorica, le frasi dette e ripetute, il Palazzo manca dei principi più elementari dell'etica dell'umanità in quanto tale. E Razzi ce l'ha. Il viaggio di Razzi in Corea del Nord è un esempio di costanza e di lungimiranza. Magari i parlamentari si comportassero come lui specie all'estero. Ma in questa Repubblica Italiana dove per diventare parlamentare o Presidente della Repubblica non occorre neanche la quinta elementare, ciò che è oggetto di scherno è ancora l'errore grammaticale. Siamo veramente un paese democratico, oppure questa è una storia partorita solo dall'anima dei nostri padri costituenti?

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