L’on. Laura Garavini alla Festa democratica di Firenze

L’on. Laura Garavini (PD) alla Festa democratica di Firenze:
”Gli italiani nel mondo fra i più bastonati dal Governo Berlusconi. Il PD è in grado di parlare a tutte le realtà italiane nel mondo. Vigilare per il diritto di voto all'estero”

“Noi italiani nel mondo siamo fra i più bastonati dal Governo Berlusconi”. Con queste parole, denunciando l’operato del Governo, l’on. Laura Garavini (PD) ha iniziato il suo intervento alla Festa democratica di Firenze dove ha partecipato ad una tavola rotonda su “Italia e italiani all’estero”. La deputata ha proseguito: “Una grande parte dei fondi previsti per noi sono stati tagliati dal Governo e dalla maggioranza di destra. Hanno tagliato i soldi per gli insegnanti dei nostri figli, hanno tagliato i soldi per i consolati (il chè significa servizi ancora più lenti per noi italiani nel mondo), hanno tagliato i fondi per i nostri anziani indigenti; hanno tagliato, tagliato, tagliato. E non solo questo. Sono stati addirittura così cinici da finanziare con una parte di questi tagli l’abolizione dell’ICI – proprio quella abolizione dell’ICI da cui proprio noi italiani all’estero siamo stati esplicitamente esclusi”.

“Tutti questi atteggiamenti del Governo possono essere riassunti in una frase”, ha aggiunto la Garavini “a questo Governo e a questa maggioranza non gliene importa assolutamente niente degli italiani all’estero. Può darsi che Berlusconi ci prenda come capro espiatorio, dato che gli italiani nel mondo alle elezioni, diversamente da ciò che è successo in Italia, hanno votato a grande maggioranza per il centro sinistra e hanno detto in massa “No” a Berlusconi”.

“Ma penso che a questo motivo se ne aggiunga un altro.” ha specificato l´onorevole eletta in Europa “Il PdL non conosce la realtá degli italiani all´estero. Ne ho avuto una nuova dimostrazione anche di recente, quando nel corso della pausa estiva ho avuto un dibattito radiofonico con un deputato del Pdl. Ha detto che il parlamento non è un grande patronato e che loro con la loro politica ci vogliono aiutare a crescere! Ma che tipo di politica è, una politica in cui tagliano senza pietà e poi dicono che con i loro tagli ci aiutano a crescere?!”

“Questo modo di ragionare fa capire che alla destra non solo non gliene importa nulla di noi, ma – e questo è ancora peggio – la destra non capisce nulla della nostra realtà nel mondo. Noi del PD possiamo dire fieramente: per noi non è così. Noi siamo radicati fra gli italiani all’estero, siamo in grado di ascoltare, di dialogare, di capire. Se parliamo degli italiani nel mondo sappiamo di cosa parliamo. Proprio questa è la grande forza del PD nel mondo che abbiamo dimostrato nelle ultime elezioni”.

“Siamo in grado di dialogare con tutte le realtá degli italiani all’estero. Non dimentichiamo che anche nell’Europa moderna la grandissima maggioranza degli italiani sono ancora le famiglie della prima e della seconda generazione con i loro figli. Il PdL non riesce a dialogare con loro, noi del PD invece siamo radicati lì e i nostri successi alle elezioni lo fanno vedere”.

“Ma questo da solo non basterebbe. Un partito che è il numero uno fra gli italiani nel mondo può avere futuro solo se non si accontenta di questo ma è in grado di dialogare anche con le nuove generazioni. Sono molto contenta che il PD nel mondo stia attraendo consensi da tante diverse realtá, da tanti diversi tipi di emigrati. Lo vedo per esempio a Berlino, una città simbolo della nuova generazione italiana nel mondo, dove abbiamo una vita di partito molto vicave, molto attiva, con tanti simpatizzanti. Anche lì il PD nel mondo, non solo è presente, ma è bello forte e vivace”.

“Questo mi fa ben sperare per il futuro. Perché questo binomio – essere presenti e radicati fra il grande gruppo degli emigrati di prima e seconda generazione ed i loro figli e nello stesso tempo essere in grado di dialogare con la nuova generazione degli italiani nel mondo – questo binomio rende forte un partito italiano nel mondo. Il PD lo è – e secondo me ha tutte le carte in regola per esserlo anche in futuro”.

“Per quanto riguarda le grandi riforme che forse si faranno in questa legislatura dobbiamo fare solo attenzione ad una cosa. Ho il brutto presentimento che Berlusconi userà riforme istituzionali ed elettorali anche per cercare di tagliare fuori i rappresentanti di noi italiani nel mondo. Ciò che si legge in questi giorni su alcuni siti va in questa direzione. E se si vede come ci ha trattato finora Berlusconi, si capisce da lontano che preferirebbe liberarsi di noi al piú presto. Il compito del PD sará di battersi affinché questo non avvenga. Affinché non ci venga tolto il diritto di eleggere direttamente i nostri rappresentanti. Non può essere che gli italiani nel mondo vengano puniti perché hanno votato troppo poco Berlusconi. Su questo dobbiamo vigilare molto attentamente”.

“Un’ultima cosa su una discussione di questi giorni: il diritto di voto per gli stranieri. Vorrei davvero che venisse introdotto anche in Italia. Chi vive qua, chi è in regola, chi paga le tasse ha tutto il diritto di votare e di decidere insieme agli altri cittadini di una città chi sarà p.e. il suo sindaco. Io stessa in Germania ho avuto questa possibilità e lo trovavo più che giusto. Ho avuto questa possibilità in virtù del fatto che sono una cittadina comunitaria. Ma l’avrei trovato giusto anche se fossi una turca, una non comunitaria. Ed è proprio in virtú di questa mia esperienza, essendo straniera anch´io, che vi dico: la proposta di Veltroni é giusta ed importante, diamo il diritto di voto anche agli stranieri non-comunitari in Italia”.

“Con la mia prospettiva da “europea” mi potrei anche immaginare che dall’Italia lanciamo un’azione congiunta di tanti partiti europei di centro-sinistra in questo senso. Perché è un argomento sentito in Europa. L’SPD per esempio ha presentato qualche mese fa un’iniziativa simile nel Bundesrat. Secondo me sarebbe una buona cosa se noi partiti del centro-sinistra in Europa trovassimo la forza di portare avanti quest’argomento insieme. Oltre alla Germania e all’Italia anche la Franca, l’Austria e la Grecia negano fino ad oggi ogni diritto di voto agli stranieri non-comunitari. Mi auguro che in Italia riusciamo a modernizzarci a questo proposito, così come negli altri paesi europei”.

Nel corso della discussione i partecipanti, a commemorazione del centenario della Tragedia di Lötschberg in Svizzera, si sono raccolti in un minuto di silenzio in ricordo delle tante vittime degli incidenti sul lavoro fra gli italiani emigrati all´estero.

Firenze, 7 settembre 2008

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