Una decina di naziskin, a Viterbo in Piazza delle Erbe, tornano a colpire, stavolta con bottigliate, un ragazzo di “sinistra”… La segnalazione è arrivata da un commerciante, sabato notte, con l'intervento immediato delle volanti della polizia, della Digos e dei Carabinieri. Vogliamo dire una volta ancora che con tutta probabilità, si tratta di gruppi di estrema destra?
Le violenze ripetute a branchi, di minori o maggiorenni, bulli o baby gang, delinquenti e picchiatori, sembrano non smuovere il Trasporto di una sia pur minima coscienza civile e convivenza sociale. Solo ieri, un cittadino viterbese, Alfonso Antoniozzi, grande cantante lirico dal 1985, scriveva una Lettera aperta ai viterbesi “Noi che vogliamo una città viva…”, contro chi vuole una città immobile e morta, polemizzando con alcuni esponenti della curia ) in cui tra le tante citazioni, si legge: ” Lo sai che finalmente, se si esce la sera dopo la chiusura dei negozi, non c'è più quel disturbante senso di coprifuoco che caratterizzava gli anni del mio liceo ma che nel centro storico c'è vita, ci sono locali aperti, ci sono persone che spengono il televisore, escono di casa e vanno in strada per incontrarsi e socializzare?… Lo sai che la musica non è solo quella che si fa sui palcoscenici, ma è anche quella che si può ascoltare nei locali pubblici, ad esempio in quelli che circondano il colle del Duomo? E che il ritmo dei tamburi di alcuni ragazzi che vengono da paesi lontani dal nostro ci fa sentire tutti parte di uno stesso genere (quello umano) senza distinzione di razza, colore, provenienza, nazionalità?”
I controlli a tappeto, continuano…tra la nostalgia di sentire Altra Musica.