“Fabrizio Corona – sostiene Biagio Maimone , fondatore dell'Associazione Progetto di Vita – Azioni contro la povertà in Italia e nel Mondo e contro ogni forma di discriminazione sociale – può definirsi giustamente vittima di un sistema comunicativo che , per anni, si è alimentato unicamente alle fonte delle frivolezze e del gossip fine a se stesso.
Per i vip apparire sui giornali, magari in prima pagina, è condizione imprescindibile della propria attività lavorativa, che esige l’essere famosi , sempre in prima linea, in modo che l’opinione pubblica non si dimentichi di loro.
Così una nuova love story crea interesse e, magari , per alcuni personaggi usciti di scena , rappresenta l'ancora di salvezza per ritornare ad essere nuovamente famosi e poter essere ospitati in tv, in qualche programma il cui taglio è di carattere frivolo e mondano.
Molte riviste hanno vissuto su storie vere o inventate riguardanti i vip, che hanno costituito un vero e proprio mercato dell'editoria, ossia dei settimanali, che vendevano molto solo se in copertina veniva riportata la notizia scoop.
Pubblicità, soldi, successo, fama sono stati legati a notizie mondane e a volte dissacratrici della privacy.
Fabrizio Corona non è esente da colpe sicuramente, ma rappresenta un costume che va analizzato in tutti i suoi particolari ed in tutte le sue reali implicazioni .
Le foto di qualche vip milionario che non voleva far conoscere la sua vita privata o che voleva salvaguardare la propria vita familiare diventavano merce di scambio , quasi giustificabile tutto sommato .
Il ricatto che ne scaturiva, tuttavia, non è ammissibile ed è giusto che Corona paghi. Ma c’è da chiudersi chi comprava le foto?
Chi erano quelli che per vendere giornali e per arricchirsi davano a lui la possibilità di fare questo mestiere? L’occasione fa l’uomo ladro .
Occorre riflettere molto, a mio parere, sull’utilizzo della notizia e sul tipo di mercato che essa crea.
Corona è certo che abbia compreso di aver sbagliato, consapevole di essere figlio di un sistema comunicativo che non è esente da colpe .
Per questa ragione occorre essere più indulgenti con Fabrizio Corona e restituirgli la libertà.
Il mondo dello spettacolo purtroppo è crudele e crea “ammalati” di successo, che non si pongono scrupoli pur di raggiungerlo e conservarlo.”
Biagio Maimone
Fondatore Associazione
Progetto di Vita – Azioni contro la povertà in Italia e nel Mondo e contro ogni forma di discriminazione