“Lei è felice?”, hanno chiesto alcuni giovani a papa Francesco. E lui: “Assolutamente! Assolutamente sono felice! e anche è una felicità tranquilla… questa felicità non va via con i problemi, no: vede i problemi, li soffre e poi va avanti, fa qualcosa per risolverli e va avanti. Ma nel profondo del cuore c'è questa pace e questa felicità. E' una grazia di Dio, per me, davvero. E' una grazia. Non è merito proprio”. E come può un cristiano essere assolutamente felice, sapendo dell’immensa infelicità di tanti fratelli innocenti? Io credo che neppure Dio, salvo che non tappi gli orecchi e non bendi gli occhi (si fa per dire ovviamente) sarà felice. Come potrebbe, infatti, essere felice davanti allo strazio di tanti suoi figli, udendo i loro lamenti? Per essere assolutamente felici bisogna non sapere. Non sapere che un miliardo di persone nel mondo non hanno abbastanza cibo per nutrirsi; che su 218 milioni di bambini sfruttati sono 100 milioni le bambine coinvolte nel lavoro minorile; che migliaia di bambini, bambine e adolescenti sono utilizzati dagli eserciti e da gruppi armati come soldati; che prima del cancro, degli incidenti stradali e della guerra, ad uccidere le donne nel mondo, è la violenza subita dall'uomo. Bisognerebbe non sapere. Non sapere.
Attilio Doni