Le provocazioni di Richard Millet: dalla resa della cultura occidentale al multiculturalismo, alla tragica metafora della strage di Utoya in Norvegia

Arrivano anche in Italia, grazie a Liberilibri, due testi altamente provocatori dello scrittore francese Richard Millet, raccolti in un unico libro come nell’edizione originale, uscita in Francia nel 2012.

Langue fantôme traccia un’analisi impietosa del processo di autodemolizione del­­la civiltà occidentale, e della sua resa alla re­­­­torica del multiculturalismo. Un pro­­cesso che passa principalmente attraverso la corruzione delle lingue nazionali – che vanno via via perdendo le loro consolidate fisionomie – e in cui, alla messa a morte della lingua e della letteratura, si accompagna la negazione stessa del­l’idea di nazione.

In Éloge littéraire d’Anders Breivik, Mil­­let prende invece in esame il sanguinoso episodio che sconvolse, il 22 luglio 2011, il popolo norvegese: il massacro di 77 persone com­piuto da Anders Breivik a Utoya. Questa strage è incontesta­bil­mente l’atto di un singolo. Ma può essere intesa, secondo l’interpretazione proposta dall’Autore, anche come una tragica me­tafora dell’insofferenza ri­mossa ma generalizzata, che alberga in molti europei, nei confronti delle massicce im­migrazioni di stra­nieri portatori di vi­sioni religiose e co­stumi difficilmente comprensibili e conciliabili con i nostri.

La questione, tra le più complesse e gravi di questa fase storica, è aperta. E Millet, per averla sollevata senza la ri­tuale “correttezza politica”, ha do­vuto su­bire feroci ritorsioni censorie in Francia e non solo: membro del comitato di lettura della più blasonata casa editrice francese, la Gallimard, dopo la pubblicazione di questo libello, le feroci proteste e le aspre polemiche che ne sono seguite, è stato “costretto” alle dimissioni.

Richard Millet (Viam, Francia, 1953), romanziere e saggista, è annoverato tra i più autorevoli scrittori francesi contemporanei. Tra le sue numerose opere ricordiamo: Le Sentiment de la langue, Un balcon à Beyrouth, La Gloire des Pythre, Lauve le pur, Ma vie parmi les ombres, La Con­fession négative, L’Enfer du roman, La fiancée libanaise, Fatigue du sens.

Richard Millet, Lingua fantasma. Saggio sulla riduzione in povertà, Elogio letterario di Anders Breivik, collana Oche del Campidoglio, pagg. 120, euro 15.00, ISBN 978-88-98094-06-6

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