Itailacerca
Lo dichiara il Console Generale di Madrid, Sergio Barbanti, nella lettera inviata all'editore del nostro portale, Pietro Mariani, dove prendendo spunto dalle interviste realizzate ad alcuni utenti da Cinzia Salluzzo Rovituso nella porta del consolato, pubblicate giorni addietro, chiarisce alcuni aspetti sulle problematiche relative alle cause dei possibili ritardi nella erogazione dei servizi consolari ai cittadini italiani della circoscrizione. Ecco il testo integrale.
Madrid – 7 agosto 2008 – “Prendo spunto dall’articolo “In fila al Consolato di Madrid ” pubblicato sul sito www.italiacerca.info per informare i suoi lettori su alcuni strumenti che sono stati approntati soprattutto per evitare le file al Consolato Generale.
Premetto, come del resto indicato nello stesso articolo, che la Spagna vive una condizione molto particolare: e’ l’unico Paese nel mondo in cui l’emigrazione italiana negli ultimi dodici anni sia aumentata del 550% (la metà rappresentata da connazionali di recente cittadinanza, provenienti dall’America Latina). Stiamo facendo ogni sforzo per venire incontro a questo fenomeno, contando sulle risorse disponibili.
Sono quindi lieto di questa occasione per illustrare alcune soluzioni, spiegare alcune situazioni e rivolgere qualche raccomandazione. Per evitare le file, e risparmiare ai connazionali di recarsi personalmente presso gli uffici, abbiamo approntato diversi strumenti informatici disponibili attraverso la pagina web del Consolato Generale (www.consmadrid.esteri.it); rilevo che ad essa si fa un breve accenno nell’articolo in un tono che, data la diffusione di internet, lascia alquanto sorpresi (“molte informazioni le ho dovute trovare su internet”).
Quindi prosegue il Console Generale di Madrid – E’ possibile, senza muoversi da casa, non solo ottenere informazioni sui servizi disponibili e su cosa occorre per accedervi, ma disporre direttamente oltre 50 diverse operazioni. In altre parole, per tutte le informazioni e per alcuni servizi non c’è bisogno di venire in Consolato, evitando in tal modo di fare e di alimentare le code. Faccio un esempio concreto: per avere la Carta d’Identità che il Consolato rilascia dalla scorsa estate, si può accedere alle informazioni sulla web, scaricare, stampare e compilare il formulario di richiesta, inviarlo insieme alla documentazione necessaria e poi attendere che il Consolato dia un appuntamento per passare a ritirare il documento, il tutto senza avere fatto nessuna fila (vi è infatti uno specifico servizio di ritiro di documenti per il quale non bisogna in genere aspettare troppo in sala d’attesa).
Prevedendo che non tutti utilizzassero la pagina web (penso soprattutto agli anziani, anche se oggi si tratta di uno strumento quasi universalmente diffuso), un incaricato alla sicurezza distribuisce ogni mattina, a chi si reca in Consolato, un foglio informativo che indica quali adempimenti sono necessari per i principali servizi (ad esempio l’assenso del coniuge per chi richiede il passaporto ed ha figli minori), in modo tale che non si debba fare la fila per sentirselo dire allo sportello.
Quanto alla gestione del pubblico, per motivi di sicurezza non possono entrare nella sala d’attesa piu’ di un certo numero di persone; per questo abbiamo da tempo allestito alcune panchine all’interno del cortile cui ha accesso il pubblico. In aggiunta, per chi desiderasse informazioni a voce, e’ disponibile un Servizio Informazioni al Pubblico che, tranne un periodo in agosto, e’ contattabile dal centralino automatizzato del Consolato Generale (bisogna ascoltare la registrazione e seguire le indicazioni).
Quanto ai ritardi nell’erogazione dei servizi, mi riferisco soprattutto ai passaporti, sono solo in parte addebitabili alla struttura consolare: per una persona residente qui, che abbia mantenuto aggiornato il suo fascicolo comunicando cambi di residenza, nascita di figli, etc, il passaporto viene rilasciato nel giro di breve tempo, poche settimane al massimo. Quando, come indicato in un passaggio dello stesso articolo, bisogna attendere il nulla osta dalle Questure in Italia, dobbiamo necessariamente rimetterci, nonostante i solleciti che inviamo, ai difficili carichi di lavoro soprattutto delle città più grandi.
Tuttavia, non sono rari i casi in cui i connazionali dimenticano o trascurano di iscriversi all’AIRE o di aggiornare la loro posizione, rendendo quindi molto più complesso l’iter e lunghi i tempi; la mia raccomandazione, al fine di erogare servizi più rapidi ed efficienti, e’ una certa cura nel comunicare le variazioni e di essere previdenti, dati i tempi anche lunghi, nel richiedere i servizi. Per esempio e per inciso, in uno dei casi segnalati nell’articolo, il passaporto è stato ottenuto dalla persona interessata in un mese, non sei, dal momento della richiesta, mentre bisogna purtroppo rilevare che l’iscrizione all’AIRE – che è un obbligo di legge per il cittadino – era stata chiesta dalla stessa persona con diversi anni di ritardo rispetto a quanto prescritto.
Non dimentichiamo che il mancato adempimento da parte dell’utente dei suoi obblighi (iscrizione all’anagrafe consolare, comunicazione di cambio indirizzo) – specifica Sergio Barbanti , attuale Console Generale di Madrid- genera non poche complicazioni nell’erogazione dei servizi consolari: per ritornare all’esempio di prima, il rilascio della carta d’identità è giuridicamente possibile solo dopo che il richiedente sia stato iscritto all’AIRE. Negli altri casi indicati dall’articolo, per alcuni dei quali non ci risultano richieste specifiche, i tempi hanno risentito dell’indispensabile iter di altre Amministrazioni.
Aggiungo che oltre alle future misure strutturali tese a maggiori economie di scala e che saranno accompagnate da un ulteriore sviluppo dei servizi informatici, si sta definendo la costituzione di un Call Center che affiancherà il Servizio Informazioni al Pubblico, consentendo di ottenere accesso immediato, qualora le linee fossero congestionate, alle informazioni richieste.
Ricordo, infine, che il Consolato Generale di Madrid (la cui circoscrizione comprende i tre quarti della Spagna, incluse le isole Canarie), oltre alla gestione dei 63.000 residenti (circa 85.000 secondo i dati della seguridad social spagnola), deve far fronte ai vari problemi di 3 milioni di turisti italiani che ogni anno visitano questo Paese e occuparsi di un numero non piccolo di indigenti, oltre a più di 300 detenuti. Si tratta di incombenze nascoste a chi fa la fila, ma che impegnano il nostro lavoro a favore di chi si trova comunque in difficoltà o bisogno.
Per tornare, in conclusione, al problema delle code, sarà mia cura sondare il Com.It.Es, alla prossima riunione, sull’ipotesi di estensione del sistema di appuntamenti; starà al Com.It.Es pronunciarsi sull’opportunità’ di una soluzione concreta e razionale, che tuttavia potrebbe discriminare coloro che non hanno dimestichezza con i mezzi informatici o coloro che non sapendolo arrivano senza appuntamento da lontano.
Sono certo che il suo contributo (Pietro Mariani editore del portale online www.italiacerca.info n.d.r.), – conclude il Console Generale Sergio Barbanti- in quanto membro del Com.It.Es, su quello che si può fare “qui e ora” sarà molto utile. La ringrazio per l’occasione di fornire questi chiarimenti e, nel confermare la piu’ ampia disponibilita’ ad accogliere valutazioni e suggerimenti degli utenti, approfitto per formulare a lei ed ai frequentatori suo sito gli auguri di serene vacanze.