Geografia Giudiziaria, al CNF arrivano le prime segnalazioni delle criticità  nelle sedi

Il monitoraggio in corso è utile per proporre al Ministero della Giustizia un intervento correttivo

Entra nel vivo, con le prime segnalazioni giunte al CNF da Ordini e anche da semplici avvocati, il monitoraggio sulle criticità e le disfunzioni che si realizzano nelle sedi giudiziarie dopo l’entrata in vigore, lo scorso 13 settembre, della revisione delle circoscrizioni giudiziarie.
Il monitoraggio è stato disposto con immediatezza dal CNF con la circolare N. 19-C-2013 del 16 settembre, facendo seguito a quanto concordato in occasione dell’incontro assembleare del 13 settembre dal CNF con i presidenti degli Ordini e con le altre componenti istituzionali e associative dell’Avvocatura.
Gli esiti e le indicazioni che provengono dagli Ordini circondariali (e trasmessi dagli Ordini distrettuali) potranno essere molto utili per prefigurare l’intervento correttivo che il Ministro della Giustizia ha annunciato, da ultimo, nell’intervista di venerdì scorso ad una emittente radiofonica.
La disfunzioni al momento segnalate sono le più varie: dai ritardi nella fissazione delle udienze, alla scadenza dei Got a causa della incompatibilità ad avere ruoli di udienze nelle sedi (accorpanti) dove sono iscritti all’albo forense, alla crisi degli uffici Unep che, anche se sotto organico, devono provvedere a coprire territori circondariali molto più vasti.
Leggi la circolare N. C-19-2013 Attuazione geo.giudiziaria_rilevazione criticità e monitoraggio

Deontologia 1/La Cassazione conferma: niente applicazione del principio del favor rei nei procedimenti disciplinari

In materia di sanzioni disciplinari a carico degli avvocati, che hanno natura amministrativa, in assenza di diversa espressa previsione di legge, non può applicarsi il canone penalistico dell'applicazione retroattiva della norma più favorevole (cosiddetto favor rei).
Al fatto oggetto del procedimento, dunque, si applica la sanzione vigente nel momento in cui il medesimo è stato commesso. Così hanno statuito le sezioni unite della Corte di cassazione (sentenza n. 15120/2013) rigettando un ricorso proposto contro la sentenza con cui il Consiglio Nazionale Forense aveva comminato – ad un avvocato che aveva patteggiato la pena in sede penale – la sanzione disciplinare della cancellazione dall'albo vigente al momento del fatto, sebbene la stessa sia stata sostituita da quella della radiazione per effetto della legge 31 dicembre 2012, n. 247 (Nuova disciplina dell’ordinamento della professione forense).
“Per consolidata giurisprudenza di questa corte”, si legge nella sentenza, “in materia di sanzioni disciplinari a carico degli avvocati, trattandosi di sanzioni amministrative, non vige il canone penalistico dell'applicazione retroattiva della norma più favorevole, e al fatto si applica la sanzione vigente nel momento in cui il medesimo è stato commesso” (Cass. sez. un. 26 novembre 2008 n. 28159; 10 agosto 2012 n. 14374).
Leggi la sentenza Sez.Un. Corte Cassazione n. 15120/2013

Deontologia 2/Sentenza del CNF: L’avvocato esercita una vera e propria funzione sociale nel garantire il rispetto dei principi dell’ordinamento giuridico

L’avvocato che, nell’assolvimento della funzione di assistenza di un cliente, non rispetta i principi dell’ordinamento giuridico, incorre in un grave illecito disciplinare contravvenendo a quella “funzione sociale” propria del ruolo.
Lo ha ribadito la sentenza n. 69/2013 del Consiglio Nazionale Forense, pubblicata di recente nelle Banche dati del CNF.
In questa sentenza, dunque, il CNF sottolinea che l’ avvocato esercita funzioni a garanzia del corretto esercizio della professione legale non solo nell’interesse delle parti assistite, ma anche nell’interesse dei terzi e della collettività. La questione riguardava un avvocato condannato in sede penale per estorsione e turbativa d’asta per aver richiesto al proprietario dell’immobile messo all’asta il pagamento di un somma per scongiurare il diritto al rilancio del proprio cliente e garantire a quest’ultimo un ingiusto profitto.
Il CNF ha confermato la sanzione disciplinare della radiazione, comminata dal Consiglio dell’Ordine di appartenenza dell’avvocato per violazione dei canoni 5 (Doveri di probità, dignità e decoro) e 7 (Dovere di fedeltà) del Codice deontologico forense, sottolineando come la strategia di stampo criminoso messa in atto dall’avvocato è “ancor più dannosa perché commessa da una figura professionale che nell’espletamento del mandato affidatogli dal cliente contribuisce all’attuazione dell’ordinamento giuridico”. Una figura nei cui riguardi “ i terzi devono poter riporre la fiducia del rispetto delle leggi e dei principi dell’ordinamento posti a tutela dell’intera collettività”.
Insomma, è proprio questa funzione sociale attribuita all’avvocato dall’ordinamento che rende assai grave la condotta dal punto di vista deontologico, posto che reca pregiudizio non solo alla reputazione dello stesso avvocato, ma anche “alla dignità dell’intera classe forense, pregiudicando la tutela dell’affidamento che i cittadini devono poter riporre nell’avvocato”. Anche il canone del dovere di fedeltà è riferibile alla responsabilità sociale insita nell’appartenere ad un ordine che, come quello forense, esercita funzioni a garanzia del corretto esercizio della professione legale non solo nell’interesse delle parti assistite, ma anche nell’interesse dei terzi e della collettività.
Pertanto, l’avvocato che viola le norme generali a tutela della collettività commette illecito deontologico laddove, contravvenendo all’impegno assunto di esercitare l’attività professionale nel rispetto dei doveri che la funzione impone per i fini della giustizia e secondo i principi dell’ordinamento, non impronti la propria condotta al rispetto e alla salvaguardia dei diritti.
Per consultare la sentenza n. 69/2013 sulla Banca dati deontologica del CNF clicca qui.

Crediti/ Processo tributario e processo penale a confronto il prossimo 11 ottobre

La commissione per le problematiche in materia tributaria del CNF organizza per venerdì 11 ottobre (Via del Governo Vecchio 3, ore 9.30-18) un convegno nazionale per approfondire il tema cruciale dei rapporti e delle discrasie tra processo tributario e processo penale, dal titolo “DUE BILANCE DELLA GIUSTIZIA A CONFRONTO: PROCESSO TRIBUTARIO E PROCESSO PENALE
Apertura dei lavori
Antonio Damascelli
Coordinatore della commissione per le problematiche in materia tributaria

Indirizzi di saluto
Guido Alpa
Presidente del Consiglio Nazionale Forense
Patrizio Tumietto
Presidente dell’Unione nazionale camera avvocati tributaristi

Interverranno, tra gli altri
Ivo Caraccioli, presidente del Centro di diritto penale tributario
Francesco d’Ayala Valva, ordinario di diritto tributario
Giuseppe Maria Cipolla, ordinario di diritto tributario Università di Cassino
Benedetto Santacroce, Università Niccolò Cusano di Roma

Ai partecipanti saranno attribuiti n. 7 crediti formativi.
Per accreditarsi inviare mail a laurasartori@consiglionazionaleforense.it.
La partecipazione è a titolo gratuito.

Per scaricare la locandina clicca
Locandina processo tributario e processo penale a confronto 11_10_2013

Diritto processuale penale alla prova pratica: continuano i seminari organizzati dalla Commissione Penale del CNF

Come calcolare la prescrizione; come condurre una cross-examination; come pianificare una indagine difensiva.
Sono stati questi i temi affrontati nel secondo dei quattro seminari organizzati dalla commissione penale del CNF, che si è tenuto venerdì scorso a Roma, dedicato al tema “Tattiche e strategie difensive. Casi pratici”.
Il seminario è inserito nel ciclo di quattro appuntamenti di approfondimento tecnico pratico in diritto processuale penale, deontologia e in materia di tutela dei diritti dell’uomo dinanzi alla CEDU (Corte europea dei diritti dell’uomo).
I prossimi due appuntamenti sono calendarizzati per il 18 ottobre e il 15 novembre e saranno dedicati, rispettivamente, ai temi “Aspetti peculiari dell’attività del penalista. Casi pratici” e al “Difensore in Europa. Casi pratici”.
La frequenza ai seminari conferisce crediti ai fini della formazione continua.

Il monitoraggio sulla geografia giudiziaria e la circolare sulle società tra avvocati; le due visioni del diritto con Scialoja e Betti: la voce dell’Avvocatura sui Media

Grande risalto ha avuto la decisione del CNF di avviare, a ridosso dell’entrata in vigore della revisione della geografia giudiziaria, il monitoraggio sulle sedi giudiziarie coinvolgendo gli Ordini forensi
Rassegna stampa circolare 19-C-2013 Monitoraggio geografia giudiziaria

La circolare interpretativa sulle norme applicabili alle società tra avvocati è stata ripresa soprattutto da molti siti web, specialistici o meno
Rassegna stampa circolare 18-C-2013 STA

Il domenicale del Sole 24 Ore ha pubblicato la recensione del presidente Alpa al testo di Massimo Brutti Vittorio Scialoja. Emilio Betti. Due visioni del diritto civile
Sole 24 Ore, Guido Alpa Due visioni del diritto 22_9_2013

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