Mentre sui cittadini vengono scaricati i disagi (e le penali) di 20 anni di (non)amministrazione della città di Roma, ancora non sono chiari i tempi, i modi, la filiera, gli impianti, della raccolta differenziata. Ad esempio che senso ha fare una raccolta dell'umido se poi a Roma c'è un solo impianto di compostaggio (già sottodimensionato)? Non c'è pace per il territorio l'agro romano. Non c'è pace per la zona Ardeatina e Divino Amore. Come se non bastassero un milione di metri cubi di cemento, ora anche il cambio di destinazione d'uso di una discarica, come quella di Falcognana, che da stoccaggio di fluff, ovvero i rifiuti della filiera della rottamazione delle automobili, diventerebbe mista con la previsione dello sversamento dei rifiuti provenienti dagli impianti TMB. Insomma un bel miscuglio del quale però sembra non si abbiano ancora le idee chiare.
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