Elezioni Delegati Cassa forense – Dopo le bufale elettorali, a Roma, una lista offende gli Avvocati utilizzando la tecnica degli “specchietti per le allodole” – Tre candidati incompatibili e due ineleggibili tutti presenti nella lista n. 4 del Presidente Vaglio con il solo fine di creare una “attrattiva ingannevole” e di far votare la lista. Ma scambiare gli avvocati per allodole è veramente troppo, forse deontologicamente non corretto. Un’informativa di un non candidato.
Gli esperti comunicatori elettorali nelle elezioni dei delegati alla Cassa del distretto di Roma cambiano strategia: dopo le famose “bufale elettorali” (aboliremo l’iva, aboliremo i crediti formativi, uffici giudiziari aperti tutto il giorno, consulenze legali per tutti con lo sportello al comune di Roma, non pagheremo il contributo al c.n.f.,. . ), oggi presentano gli “specchietti per le allodole” (Dizionario dei Modi di Dire – Hoepli Editore specchietto per allodole – Richiamo, attrattiva ingannevole, falsa apparenza).
L’“attrattiva ingannevole” per raccogliere voti è costituita dalla presenza ai primi tre posti della lista elettorale, del Presidente del Consiglio dell’Ordine di Roma, del Consigliere Segretario e della Consigliera Tesoriera. Colora la lista, infine, la presenza di un candidato ineleggibile in quanto ha svolto le funzioni di Commissario di esame nonchè di altro ineleggibile in quanto ha fatto parte della Commissione elettorale.
“Esistono, credo, tre tipi di “richiami” per “uccellare” e “allettare” le povere allodole in migrazione: far svolazzare una civetta, un barbagianni o un allocco vivi (a volte, persino accecati), strattonandoli per una cordicella legata ad una zampa; usare una “civetta finta”, una sagoma munita di alcuni specchietti, che ruotando con un meccanismo ad orologeria o elettrico, producono un luccichio continuo; far muovere tale civetta finta manualmente con una cordicella, cioè il classico specchietto per le allodole di cui ci stiamo occupando.
Il primo sistema, barbaro, è giustamente vietato; il secondo pare non sia molto efficace, perché le allodole, forse non tanto “stupide”, non sono incuriosite, né attratte da un monotono scintillio; il terzo invece, più irregolare e “umano”, pur essendo molto valido – tanto da aver dato origine anche a metafore extra-venatorie – ormai, nell’era tecnologica, è quasi del tutto abbandonato.” (estratto da Internet)
I bravi comunicatori ed ideatori della nuova lista “Specchietti per le allodole” hanno creato un quarto tipo di “richiamo” per “uccellare” ed “allettare” noi poveri Avvocati, distratti dalla grave crisi in cui versa la nostra categoria: collocare ai primi posti candidati incompatibili e/o incandidabili e/o ineleggibili molto noti ed utilizzarli come civette, barbagianni e allocchi.
I candidati incompatibili e/o incandidabili e/o ineleggibili una volta eletti daranno le dimissioni e faranno proclamare Delegati quelli inseriti nelle posizioni successive, determinando un’automatica modifica e distorsione dei risultati elettorali.
Questa volta, però, gli Avvocati, stanchi di essere stati presi in giro con le bufale elettorali (promesse non mantenute) ed offesi per essere stati scambiati per allodole, siamo certi che non cadranno nel “richiamo ingannevole” e nella “falsa apparenza” della lista.
Il Presidente, il Segretario e la Tesoriera possono però smentire questi nostri rilievi e dimostrare di non essere specchietti di richiamo al voto, rassegnando immediatamente le dimissioni dalle loro attuali cariche istituzionali.
Personalmente non ho presentato la mia candidatura in quanto ineleggibile avendo svolto già tre mandati; ho, deciso, d’accordo con il Direttivo dell’associazione Avvocati per l’Europa e con l’associazione le Toghe, di sostenere al lista n. 5. Avrei potuto, anche io, fare il capolista della lista 5.
Notizie dell’ultimo minuto !
Si racconta di alcuni Avvocati Burloni che hanno immaginato una nuova lista:
ELEZIONI COMITATO DELEGATI ALLA CASSA FORENSE
LA LISTA N. 00 “SPECCHIETTI PER LE ALLODOLE”
I candidati:
1.Mario Barbagianni detto: incandidabile/incompatibile (artt. 65 e 28 L.247/12)
2.Gianpiero Allocco detto: incandidabile/incompatibile (artt. 65 e 28 L.247/12)
3.Domitilla Civetta detta: incompatibile (artt. 65 e 28 L.247/12)
4.Giuseppe Garibaldi
5.Giuseppe Buonaparte
6.Giuseppe Mazzini
7.Mariano Allocco detto: incandidabile/ineleggibile (commissario di esame)
8.Giuseppe Verdi
9.Giuseppe Gioacchino Belli
10.Giuseppe Ungaretti
11.Antonella Civetta: detta incandidabile (componente commissione elettorale)
Io continuerò però a votare e a far votare la lista n. 5 (clicca qui per programmi e candidati).
Il problema della incandidabiltà/ineleggibilità ed incompatibilità è stato sollevato dinanzi alle competenti Commissioni Elettorali con una istanza ed un reclamo.
Il reclamo, evidenziando la presenza nella lista di cinque candidati, su undici, con possibile incandidabilità e/o ineleggibilità e/o incompatibilità, nonché gravi irregolarità informative, richiedeva:
IN VIA PRINCIPALE, accertata e rilevata la presenza di candidati ineleggibili/incandidabili e/o incompatibili nella lista n. 4 Lista Mauro Vaglio e considerate le gravi violazioni di norme di legge e regolamentari, di escludere l’ammissione di detta lista alla competizione elettorale, dichiarare la estromissione della stessa e ordinare la cancellazione da tutti i manifesti elettorali;
IN VIA SUBORDINATA accertata e dichiarata la ineleggibilità e/o incandidabilità dei candidati indicati in premessa, di tutti o di parte, ordinare l’estromissione e/o la cancellazione dei nomi dei candidati ritenuti ineleggibili/incandidabili dalla lista n. 4 Lista Mauro Vaglio, con l’indicazione sui manifesti del termine incandidabile e/o ineleggibile in corrispondenza dei nomi estromessi.
La Commissione elettorale d’Appello con riferimento a dette richieste precisava: “Sul punto preme evidenziare che alla stregua della giurisprudenza (Consiglio di Stato n. 4133/2009) sopra richiamata l’eventuale sussistenza di una causa di incompatibilità elettorale non determina ex se una lesione giuridica in capo ai candidati. Invero, la sussistenza di ragioni ostative all’eleggibilità di un soggetto deve essere vagliata con riferimento al suo status all’esito dell’eventuale elezione dello stesso, non già ancora prima, in sede di candidatura”. . . . .
La Commissione elettorale d’appello dichiarava inammissibile il reclamo precisando: “Invero, la sussistenza di ragioni ostative all’eleggibilità di un soggetto deve essere vagliata con riferimento al suo status all’esito dell’eventuale elezione dello stesso, non già ancora prima, in sede di candidatura. In effetti solo in sede di convalida di un’elezione già avvenuta e proclamata, è accertabile una eventuale lesione di una situazione giuridica tutelata dall’ordinamento. Ragion per cui, allo stato, stante la carenza di una lesione concreta e attuale in capo al ricorrente si profila un difetto di interesse alla proposizione del reclamo.”
La Commissione elettorale non ha tenuto conto dell’ultima giurisprudenza del Consiglio di Stato poichè alle ultime elezioni Regionali gli incandidabili (Tar Molise Sen. n. 27/2013 e Consiglio di Stato Sen. n. 665/2013 sono stati eliminati dalle liste.
Ecco i provvedimenti (sono pubblicati su Foroeuropeo) per chi ha voglia di approfondire e commentare:
Provvedimento della Commissione elettorale d’Appello: Leggi tutto
Reclamo integrale: Leggi tutto
Tar Molise (Sen. n. 27/2013) e Consiglio di Stato (Sen. n. 665/2013.
Un caro e cordiale saluto alle Colleghe ed ai Colleghi ed un invito a non infastidirsi per le email “elettorali” che invio, in quanto mio malgrado sono informative necessarie per il futuro della Nostra Professione.
Domenico Condello