Grazie ad un contributo di 2 miliardi e 200 milioni del Ministero dello “Sviluppo economico”.
Vi fa riferimento, riportando anche tutto il pacchetto complessivo di spese (superiore al 2012 ed anche al 2011) questo articolo pubblicato oggi sul Fatto Quotidiano.
Mi permetto una banale osservazione:
SE questi 800 milioni (per i 2,2 ML non è chiaro) vengono fuori ora… bè c'è solo l'imbarazzo della scelta su voci di bilancio o spese emergenziali (penso ad impianti per la gestione dei rifiuti ad esempio) dove sarebbe il caso di indirizzarli piuttosto che non ancora alla Difesa e alle spese militari.
Spese militari, 800 milioni in più
Archivio Cartaceo | 23 agosto 2013
Per caccia, blindati, elicotteri e fregate l’Italia non bada a spese. Anzi, aumenta i fondi per la Difesa di 800 milioni. Nel 2013 peseranno per 5, 5 miliardi di euro sulle casse pubbliche. Complice un contributo di 2. 182 milioni messo a disposizione dal ministero dello Sviluppo economico. Lo rivela un’inchiesta sul nuovo numero dell ’ Espresso, in edicola da oggi. Il conto più salato sarà quello per i caccia europei Eurofighter: 21, 1 miliardi di euro, una cifra da record. Il preventivo, infatti, è cresciuto di tre miliardi rispetto a quello formulato nel 2012 (18, 1 miliardi). La parte a carico del dicastero guidato da Flavio Zanonato ammonta a 1. 182 milioni di euro: F-35 a parte, che ci costeranno 12 miliardi. I numeri da capogiro sono quelli pubblicati sul documento di pianificazione triennale del ministero della Difesa. E non mentono neanche se si guarda al saldo generale per le Forze armate, il più alto negli ultimi tre anni: 14, 4 miliardi contro i 13, 6 miliardi del 2012, che nel 2011 erano 14, 3. Carta canta, insomma. E l’Italia, nonostante le stragi della crisi, fa la spendacciona senza poterselo permettere. NELLA LISTA della spesa troviamo un arsenale degno di un popolo guerrafondaio. Oltre agli Eurofighter, spiccano le fregate Fremm (5, 6 miliardi per le prime sei), i blindati da combattimento Freccia (1, 5 miliardi per 249 veicoli), i jet d’addestramento Aermacchi M-346 (220 milioni per la prima trance), i gadger elettronici per il “Soldato futuro” (800 milioni), gli elicotteri NH-90 di Esercito e Marina (3. 895 milioni) e gli Agusta AW-101 dell’Aeronautica (740 milioni). Ovviamente a tutti questi ci pensa il ministero dello Sviluppo economico. La Difesa, invece, si accolla il prezzo per i satelliti spia Cosmo SkyMed. Valore: 229 milioni. Serviranno altri 500 milioni, che sborseranno il ministero dell’Università e ricerca e l’Agenzia spaziale. I satelliti Sicral per le comunicazioni spetteranno ancora una volta al dicastero di Zanonato. L’elenco include anche sentinelle orbitanti da mezzo miliardo di euro (un investimento da spalmare nei prossimi tre anni) e 170 milioni per lo 007 delle stelle Opsat 3000, acquistato in Israele. Un conto che supera quello per equipaggiare l’Esercito, tanto per capire. ULTIMI ma non meno costosi gli aerei radar e droni: 580 milioni serviranno per due jet Gulfstream Caew (prodotti in Israele); 211 milioni sarà il contributo italiano per la squadriglia di velivoli-robot Global Hawk che ci ha chiesto la Nato. Ecco la “terra promessa” di cui parla Letta. Una specie di Star Wars, senza risparmi al-l’orizzonte, che si è già dimenticata tutto della spending review sotto l’egida di Mario Monti.
fonte: https://shop.ilfattoquotidiano.it/2013/08/23/spese-militari-800-milioni-in-pi/
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