“Finalmente Dio disse: «Facciamo l’uomo a norma della nostra immagine, come nostra somiglianza… »”. Se A somiglia a B, necessariamente B somiglia ad A. Se l’uomo somiglia a Dio, necessariamente Dio somiglia all’uomo. Solo che l’autore biblico esagerò un po’ e addirittura fece passeggiare il Signore nel Giardino Terrestre. Niente di male. In fondo passeggiare e camminare è una bella cosa. Tutto di male, invece, quando qualcuno persino ai tempi d’oggi attribuisce a Dio una somiglianza con l’uomo, in brutte, pessime cose. Tanto per fare un esempio: alcuni cattolici (non molti per fortuna), sono persuasi che Dio si preoccupi dell’amore omosessuale. Due donne o due uomini si amano onestamente e profondamente? Questi cattolici sono persuasi che a Dio la faccenda non stia bene, poiché lui il dono dell’amore lo avrebbe elargito solo agli eterosessuali, o meglio, anche agli omosessuali avrebbe fatto il bel regalo, però gli vieterebbe di usufruirne. E’ così. Alcuni cattolici ritengono che Dio faccia ingiustizie, come le fanno gli uomini. Altro esempio: una donna o un uomo, non avendo per qualche ragione la possibilità d’avere rapporti sessuali, si dedicano all’amore solitario. Bene, i soliti cattolici pensano che anche questa faccenda a Dio non stia bene, che Dio si preoccupi di queste cosette. Eppure alle volte l’amore solitario è persino salutare. Risolto il problema, la persona può dedicarsi tranquillamente ad altro, persino a pregare, senza essere costretto, come fece il Santo d’Assisi, secondo Bonaventura da Bagnoregio, a gettarsi nudo sulla neve e a trascorrere la notte costruendo pupazzi di neve. Tanto riposo e tante preghiere in meno. Spesso gli uomini riducono Dio ad un piccolo uomo. Ma se venisse Gesù qui davanti a me e mi ripetesse le cose che pensano questi cattolici, io gli direi in faccia: “Tu non sei il Figlio di Dio!”.
Carmelo Dini