La querelle tra il critico d’arte e i promotori
dei lavori di rifacimento della storica piazza
Piazza Verdi a La Spezia
Sgarbi: «Dall’artista Buren
solo risposte generiche»
A Maggiani: «Se tagliamo gli alberi,
dove andranno i pettirossi ?»
LA SPEZIA – Chiamato in causa da Daniel Buren, il progettista dei lavori di rifacimento di Piazza Verdi a La Spezia – lavori che, ricordiamolo, prevedono lo stravolgimento dell’attuale conformazione architettonico-urbanistica e lo sradicamento di numerosi alberi – Vittorio Sgarbi replica quanto segue:
«Prendo atto che le risposte di Daniel Buren sulla questione del suo intervento creativo a Piazza Verdi a La Spezia sono generiche. Ma mi sembra giusto sciogliere il mistero evidenziato da uno spezzino che gli ha chiesto chiarimenti su una mia affermazione.
E’ molto semplice. Trattandosi del rischio dell’abbattimento di pini, ho affidato l’incarico di chiamare Buren, suo amico, a Francesca Pini, giornalista del Corriere della Sera e del settimanale Sette, la quale gli ha parlato e ha appassionatamente sostenuto la posizione di Buren.
Ho riferito quindi il principio assolutorio di un Buren che si dichiarava totalmente favorevole al verde, come ribadisce, pur ammettendo la sostituzione dei pini con altre piante. Era certo che parlandogli, come chiunque può accertare contattando la giornalista, Francesca Pini lo avesse chiamato a mio nome prospettandogli la mia posizione su Piazza Verdi. Tutto qua.
Ho affidato i pini (e le parole di Buren) alla Pini.
In questi incroci di pensieri, tra i pini di Buren e i pettirossi di Maurizio Maggiani, mi viene in mente il giovane Holden che s’interroga sul destino delle anatre quando il lago di Central Park è ghiacciato. Se tagliamo gli alberi, dove andranno i pettirossi ?»
l’Ufficio Stampa
Nino Ippolito
