Polemica Rutelli – Di Pietro: Francesco il "coraggioso" contro Tonino il "terribile"

di Nunzia Auletta

Botta e risposta tra Montecatini e Milano

Un’alleanza che si vedeva già fragile all’indomani delle elezioni quando, il leader dell’Idv aveva fatto retromarcia sul gruppo unico col PD alla Camera e che sembra ormai spazzata via dagli echi di piazza Navona, oggi è messa ancor di più in discussione dell ex leader della Margherita, che a Montecatini ha chiamato i suoi “coraggiosi” sognando convergenze al centro.
Dicono che la politica e l’interesse facciano strani compagni di letto, e così erano sembrati dall’inizio Veltroni e Di Pietro in una coalizione elettorale poco compatta, con idee e posizioni diverse su quasi tutto. Ma il calcolo elettorale ed il fair play del nuovo (e forse ormai superato) corso veltroniano avevano attutito le alzate di teste dell’ex pm, e fatto girare lo sguardo dall’altra parte sulle molte intemperanze di Tonino il “terribile”.

La misura è apparsa però colma con la manifestazione di piazza Navona dove Di Pietro ha dato asilo a tutti gli enfant terrible della “satira” e dell’informazione “anti-casta” ed ha scatenato un finimondo bipartisan. Ma Tonino il “terribile” non demorde e con chiara mente politica continua a fare quello che gli riesce meglio promettendo “cento, mille piazze”.

Per arginare l’uragano molisano scende in campo un Rutelli abbronzato e rintemprato dopo la batosta romana (giustificata come candidatura di servizio), che a Montecatini si sfoga lungamente circondato dai suoi. “La coalizione larga di Prodi ha fallito e dopo tre mesi è già in crisi la coalizione più breve di questo quindicennio”, chiosa Rutelli riferendosi alle evidenti difficoltà nel rapporto tra il PD e l’Idv. E rilancia, con una chiara vena critica verso il martoriato segretario di partito, “è ora di riformulare alleanze perché siano durature e non alleanze elettorali delle quali ci si debba pentire dopo tre mesi”. Lo sguardo è rivolto verso l’Udc, il riferimento di centro più vicino per idee e valori ai reduci della Margherita, che accolgono in casa gli emissari centristi Pezzotta e Tabacci, a chiara dimostrazione delle tentazioni di convergenza.

Da Milano, Di Pietro augura buon viaggio al PD : “pensano che invece di stare con l’Idv si possa stare con l’Udc. Noi diciamo: non è da noi che si allontanano, ma dai loro elettori”.

Al di là delle sicure divergenze politiche, c’è anche della vecchia ruggine che torna a galla tra i due leader: una storia di veti reciprici, convivenze forzate e rotture. Insomma, tra i due, non una piccola tempesta di inizio estate, ma densi e antichi nuvoloni!

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