Bruxelles 30 maggio 2013. “Non si rifiuta un invito a cena, è segno di una
barbarie che non mi appartiene, anzi intendo portare avanti con tutti i gruppi
politici dei momenti di questo tipo perchè al di là delle differenze politiche,
l'aspetto umano delle relazioni deve diventare persino una consuetudine e mi
dispiace che ancora esista qualcuno che riconduca tutte le relazioni alla
politica e che interpreti la politica non come un confronto tra le posizioni,
ma con la guerra. Non appartiene al mio senso della politica e della civiltà,
rispetto sempre gli avversari. Altri possono avere una visione politica
diversa, in cui si confondono i ruoli politici con i rapporti personali, affari
loro. Io voglio caratterizzarmi per quello che sono, per la mia intransigenza
politica e per la mia schiettezza umana.
Per quel che mi riguarda non troverei nessuno scandalo se il Presidente della
Regione si incontrasse a cena con tutti i gruppi politici, anche perchè non
credo che stabilire rapporti umani, anche con le opposizioni, costituisca un
crimine, anzi ritengo sia persino un dovere. Sono noto per avere un
atteggiamento politico intransigente ma anche per il rispetto che ho sempre
avuto nei confronti degli avversari. Questo stile ritengo debba fare parte del
modo normale di far politica. Purtroppo sembra che i pettegolezzi siano ormai
la normalità e sinceramente la cosa diventa insopportabile. Spero di trovarmi
presto a cena con tutti i gruppi politici, naturalmente pagando alla romana,
come è ormai lo stile di questo Governo e di questo Parlamento, che sanno bene
distinguere la civiltà dalla barbarie”.
Il Presidente della Regione Siciliana
Rosario Crocetta