GOVERNO (E OPPOSIZIONE): ORA BASTA ALIBI !

E’ passato alla Camera il “Lodo Alfano” ovvero la moratoria per le alte cariche dello stato sugli eventuali loro processi pendenti per la durata del rispettivo mandato. ( IN ALLEGATO UNA SCHEDA TECNICA SULLA LEGGE ). Anche il “pacchetto sicurezza” (che contiene molti spunti intelligenti) sarà depurato di quella obbiettiva forzatura costituita dall’emendamento “salvaprocessi” che avrebbe sospeso quello di Berlusconi ma complicato la vita a molti tribunali che invece potranno ora decidere autonomamente come sveltire le procedure arretrate. Complessivamente una scelta giusta, semplice, che Napolitano controfirmerà sulla base del preventivo assenso della Corte Costituzionale del 2004 ma soprattutto che dovrebbe permettere ora a tutti di non avere più alibi per concentrarsi ad affrontare i gravi problemi del paese.

Se Berlusconi può infatti giustamente tirare un sospiro di sollievo sapendo che non sarà più oggetto di processi imminenti, adesso deve smetterla di polemizzare contro i Magistrati e concentrarsi ancora di più sulle cose da fare e sui risultati che il suo governo deve dare al Paese che lo ha sì coperto di voti, ma davvero questi risultati li aspetta, orologio alla mano. Ma se il Cavaliere avrà ora meno alibi, lo stesso vale anche per l’opposizione. In settimana la sciagurata manifestazione di Di Pietro ha obbligato il PD a prenderne le distanze, ma lo stesso Partito Democratico deve dimostrare adesso di volere sul serio dare una mano sul piano delle riforme istituzionali. Non può trovare ogni giorno una scusa per dire di “no” e se è vero che Di Pietro potrà rinforzarsi a breve termine raccogliendo i voti trasversali degli antiberluscones e dell’area di una estrema sinistra rimasta senza padri, veda Veltroni – con un atteggiamento responsabile – se vuole crescere come leader-ombra del governo e quindi costruirsi sul serio una visibilità ed una concretezza da poter aspirare domani ad essere il leader politico alternativo al Cavaliere. Insomma bisogna soprattutto ragionare e tornare a discutere insieme sulle questioni importanti.

Intorno a queste frivolezze nazionali, infatti, i problemi sono tanti e sempre più gravi: si delinea una grave crisi economica mondiale a livello strutturale dove l’Italia rischia di finire trasportata a valle come un fuscello dalla corrente e non è quindi più il caso di perder tempo. Per questo serve una legge finanziaria severa ma equa, capace di tagliare sprechi e privilegi (a cominciare da quelli parlamentari) pur di rilanciare il mercato, il potere di acquisto delle famiglie e le infrastrutture, senza le quali non ci sarà futuro. Chissà se la sospensione di questa eterna lite giudiziaria porterà così a tutti un po’ di giudizio e se anche la stessa Magistratura comprenderà di dovere al Paese un po’ di maggiore sobrietà, silenzio e responsabilità, con un CSM impegnato soprattutto per sveltire i ruoli, richiamare all’impegno, accelerare davvero i processi.

Intanto il Parlamento in questa legislatura sta obbiettivamente lavorando di più e ben fa la maggioranza ad andare avanti anche a colpi di voti di fiducia. Lo avevamo scritto: è una fiducia che è stata direttamente data dagli italiani che, appunto, vogliono però adesso vederne gli effetti, tutto il resto conta davvero pochissimo Anche per questo motivo lasciamo perdere ogni proposta di rinforzare l’immunità parlamentare: per chi si comporta bene va già benissimo così come è adesso, ben altre sono le priorità.

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