Opera del noto artista Nicola Andreace nella nuova sede del’IISS “De Ruggieri” di Massafra

Numeroso pubblico e tante autorità hanno assistito nei giorni scorsi alla cerimonia, coordinata da Antonio Dellisanti, dell’inaugurazione della sede del’IISS “Domenico De Ruggieri” di Massafra. Sono intervenuti in tanti, tra cui il Dirigente Scolastico Stefano Milda, la dottoressa Anna Cammalleri (vice direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale della Puglia), Martino Tamburrano, sindaco di Massafra… E tutti hanno potuto ammirare, sistemata sulla parete destra dell’androne maestoso dell’Istituto, una magnifica opera, omaggio all’Istituto, di Nicola Andreace, noto artista in campo nazionale ed internazionale.
L’opera grafico-pittorica “Tracce antropologiche” (tecnica mista su tela cm. 200 x 100, 2012), con il colore, lo spazio e la forma entro una visione sinestetica e una dimensione spirituale degli elementi che compongono il nostro territorio (l’uva, l’olivo, il fico d’India, il mare, il muro a secco, le bianche case realizzate con l’umile sapienza della civiltà contadina), costruisce una parabola figurativa. La composizione in un processo critico progressivo, capace di cogliere equivalenze formali tra passato e presente, perpetua la memoria e il ruolo della scuola e manda ai giovani un messaggio di speranza. All’opera l’artista aveva aggiunto nel 2012, appena creata, i seguenti dati esplicativi: “Davanti alla scenografia del paesaggio di Massafra, disegnato in rosso, su cui si libra in volo un bianco gabbiano, sfilano Alessandro Magno, Virgilio, S. Francesco, Annibale, Quasimodo, Ulisse, Manzoni, Socrate, lo scultore Niccolò dell’Arca, Cavour, Goethe, personalità con una loro anima, con un DNA di follia creativa o di saggio pragmatismo, consegnate alla storia universale nel corso dei secoli per riconoscimenti storico-culturali ricevuti per il loro estro inventivo, la profondità di pensiero,il genio militare, la capacità tecnica, strategica, diplomatica, la coerenza, l’amore per la propria patria. Sono personaggi, che, avendo lasciato un segno tangibile per l'impegno dimostrato nell'ambito letterario, artistico, storico, filosofico, politico con la versatilità dei loro interessi, mandano ai giovani un messaggio, che pone le basi per un futuro migliore: il Merito “vince di mille secoli il silenzio” (cfr U.Foscolo, Sepolcri).
I grandi miti del nostro passato, l’inizio della vita (maternità), la bellezza, il vigore giovanile, le opere architettoniche e scultoree (la vasaria, il giovane David di Michelangelo), con il loro cortocircuito temporale offrono uno spunto di riflessione: la scuola (Logo), scrigno di tradizioni, ma anche luogo d’innovazione e sperimentazione, con la qualità della formazione, incoraggia i giovani, rassicurandoli che la qualità e l’impegno, gli ostacoli, emergeranno sempre e sottolineando che la cultura è un bene di tutti, avamposto fondamentale dello sviluppo del Paese.
Da ricordare che interessanti e positivi giudizi hanno espresso sull’arte di Nicola Andreace critici come Arturo Carlo Quintavalle, Marcello Venturoli, Giulio Carlo Argan, Giorgio Di Genova, Dante Maffia, e tanti altri. Fra l’altro Angelo Lippo ebbe a scrivere che le opere di Andreace, sono “…un documento della vita e dell’habitat massafrese,
una specie d’inventario culturale di una realtà storico-sociale, 
un ponte creativo tra cultura locale e cultura globale, tradizione e innovazione, memoria e contemporaneità…”. Ricordiamo, inoltre, che lo scrittore Raffaele Nigro vede nei lavori pittorici e grafici dell’artista “la testimonianza di momenti di una cronaca sociale e politica del suo territorio in evoluzione”.
Nella foto l’opera di Nicola Andreace che si trova nella nuova sede dell’IISS “Domenico De Ruggieri” di Massafra.

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