“Autorizza la presentazione alle Camere dei disegni di legge di iniziativa del Governo”
Se i padri costituenti vollero che l’ unica elezione in Costituzione tenuta a voto segreto fosse quella del Capo dello Stato, ci sara’ pur stata una motivazione esplicativa. Il voto segreto da al parlamentare liberta’ d’ espessione al di la del colore politico, quindi liberta’ di eleggere la persona piu’ qualificata, per un ruolo che a prima vista, sembra non politico. Il Quirinale e’ sempre stato un monopolio partitocratico e la scelta di Marini lo dimostra. La ragione per cui un non politico (per i politici) non e’ adatto all’ alta carica, alberga nell’ articolo 87: “Il Capo dello Stato autorizza la presentazione alle Camere dei disegni di legge di iniziativa del Governo”. Questa e’ la ragione principale per cui la scelta del Capo dello Stato, deve venir fuori da qualche “inciucino” tra i due primi partiti e non potra’ mai essere un civile. La differenza tra Marini e Rotoda’ e’ chiara, il primo e’ un politico “consumato” , un moderato di vecchio stampo, il secondo invece e’ anche un costituzionalista, cosa che il mondo politico non metabolizza facilmente. Al Quirinale (dicono) e’ meglio piazzarci un moderato che un progressista, e’ la differenza tra il vecchio e il nuovo e con la scelta di Franco Marini, si e’ voluto rimanere nel passato. L’ autorizzazione da parte del Colle dei disegni di legge di iniziativa del Governo, e’ lo spauracchio di qualsiasi nuovo Presidente del Consiglio (questo non ce lo dicono) e fa del nostro semi-presidenzialismo, uno dei piu’ avanzati ed equilibrati sistemi legislativi al mondo. Il Capo dello Stato anche se a prima vista appare una figura non legislative, ma con i suoi messaggi motivate e le autorizzazioni, puo’ indirizzare e sensibilizzare due legislazioni. L’ attuale classe politica e’ pronta per un Presidente civile, con la gonna o un costituzionalista? Oggi e nei prossimi giorni staremo a vedere !
Carlo Zaga
