LETTERA a BERSANI, FIRME OSPEDALE

On. Pierluigi Bersani, Segretario nazionale del Pd
e p.c.:
Lorenzo Basso, Segretario Ligure del Pd
Giovanni Lunardon, Segretario provinciale genovese del Pd
Anzitutto congratulazioni per la tua vittoria alle primarie del centrosinistra, alla quale anche noi abbiamo contribuito. Vogliamo raccontarti brevemente la travagliata storia della sanità della Valpolcevera e del Ponente genovese dall’avvento, nel 2005, della Giunta regionale di Claudio Burlando affiancato dall’altro Claudio, Montaldo, come assessore alla sanità. Il primo atto risale al 2005, quando la Regione interruppe l’appalto indetto dal centrodestra, per la costruzione di un nuovo ospedale in Valpolcevera, vinto dalla Pirelli Re. Si saranno pagate delle penali, ma una delle motivazioni per non costruire, era che, trattandosi di un project financing, il privato avrebbe gestito per anni le pulizie, i pasti, la lavanderia e cose simili, quindi Montaldo, che affermava di essere per la sanità pubblica, non aveva condiviso: bene! La seconda motivazione era meno credibile: non condivideva il sito prescelto, la cosiddetta “area Mira Lanza”. La contraddizione sta nel fatto che la scelta era stata fatta dal Comune di Genova quando Montaldo era vice sindaco. La precedente Giunta di centrodestra aveva chiuso l’ortopedia dell’ospedale di Sestri e appaltato gli interventi ortopedici alla società privata Gost, ma l’appalto si è perpetuato e continua tuttora, nonostante, a seguito dell’intervento della magistratura, la società abbia dovuto restituire 300.000 € alla Asl Genovese. Il centrodestra aveva stipulato un contratto capestro con un privato per aprire un poliambulatorio arredato e attrezzato (il Pammatone), contratto che è continuato col centrosinistra. È stato rescisso soltanto di recente, grazie all’intervento della Corte dei Conti. Nell’estate del 2006 Montaldo, dopo aver chiuso la Chirurgia dell’Ospedale di Sestri, trasformata in day surgery, in un’assemblea annunciava che avrebbe costruito il Nuovo Ospedale del Ponente, ma che nel frattempo avrebbe riorganizzato gli ospedali di Sestri e Rivarolo. Si era subito capito che, tradotto dal politichese all’italiano, intendeva chiudere i due ospedali. Fu logico controbattere che prima si costruiva il nuovo ospedale e poi si sarebbero chiusi gli altri. I Sestresi insorsero, raccolsero le firme ( su 54.000 abitanti furono raccolte 16.000 firme), tennero assemblee infuocate, manifestazioni con cortei, a cui parteciparono anche le ambulanze delle Pubbliche assistenze. Finalmente nel 2007 Claudio Burlando dichiarò: “State tranquilli, non taglieremo altri servizi fin quando non sarà costruito il Nuovo Ospedale del Ponente”. Nel frattempo l’Ospedale Celesia di Rivarolo veniva chiuso (avevano creduto a Montaldo) e ora la Regione vuol vendere quell’immobile, l’Ospedale di Sestri invece, era salvo, ci eravamo fidati di Burlando! Nel frattempo era cominciato il balletto sul sito ideale per costruire il Nuovo Ospedale del Ponente: il Comune, a guida Pd, individuava diversi siti. Ma la Regione, sempre a guida Pd, voleva si decidesse per il sito di Villa Bombrini a Cornigliano. Dopo tre anni di balletti, Comune e Regione, concordarono per Villa Bombrini. Nel frattempo i finanziamenti recuperati dalla soppressione dell’appalto per il nuovo ospedale in Valpolcevera e che Montaldo aveva assicurato servissero per il Nuovo Ospedale del Ponente, venivano gentilmente donati all’ospedale privato Galliera, con i “ringraziamenti del cardinal Bagnasco”. Il Galliera ha già speso tre milioni dei cinquantatre ricevuti, per realizzare il progetto di un mega ospedale con relativa speculazione edilizia su parte del vecchio ospedale. Quel progetto probabilmente non si realizzerà mai, poiché il Galliera era intenzionato a contrarre un mutuo con interessi a carico della Regione, non consenziente, ma altresì perché un ricorso al Tar, ha bocciato il progetto. Chi pagherà per quei tre milioni di euro pubblici sprecati? Sono passati sei anni e mezzo dall’annuncio della Regione di costruire il Nuovo Ospedale del Ponente, i finanziamenti sono spariti, anzi la Regione sembra che voglia sostenere che il sito da lei scelto non sarebbe bonificabile in quanto in passato era un’area utilizzata dalle acciaierie. Bella scoperta: che ci abbiano mentito? Ma gli amministratori pubblici possono permettersi di mentire? Circa un anno fa, prima di Natale, nonostante Burlando avesse assicurato che non avrebbe tagliato i servizi nei nostri ospedali, sono ricominciati i tagli e gli annunci di nuovi tagli. È stato chiuso il Centro Ictus di Sestri, poi la Chirurgia e la Cardiologia di Pontedecimo, il Pronto soccorso di Sestri, dove si vuol anche chiudere la Neurologia e la Psichiatria per acuti. I due ospedali stanno chiudendo e l’unico ospedale pubblico del Ponente, il Villa Scassi di Sampierdarena, sta esplodendo. Claudio Montaldo, che nel 2005 non voleva che i privati si occupassero di pulizie e cucine, nel costruendo ospedale della Valpolcevera, ha ora consegnato, chiavi in mano, alla privata Chiesa evangelica l’ospedale pubblico S. Carlo di Voltri e ha persino appaltato a una ditta privata, che utilizza le attrezzature della Asl Genovese, gli esami mammografici. Devi sapere, caro Bersani, che Ponente e Valpolcevera contano una popolazione di oltre trecentomila persone, circa la metà dell’intera popolazione di Genova: sono le zone operaie, le zone rosse, quelle che hanno permesso la vittoria di Burlando nel 2005 e nel 2010. Possibile che i due terzi dei servizi sanitari per acuti siano sempre più concentrati nel centro Levante, nelle zone “bene” di Genova, e che non solo si finanzi la sanità privata per subalternità alla Curia, ma si tagli dove già vi è scarsa sanità e molti sono i fattori di rischio, quali il porto, le acciaierie, il cantiere,le grandi fabbriche, i depositi petroliferi, la discarica e via elencando. Abbiamo già organizzato diverse manifestazioni, ci siamo incontrati con l’assessore Montaldo, che ha continuato a raccontarci le sue favole. È riuscito persino a dire che è sua intenzione realizzare l’ospedale del Ponente e a chi gli obiettava che erano trascorsi ormai 6 anni e mezzo, e non si è mai fatto uno studio di fattibilità, né un progetto preliminare, ha raccontato la balla che lo impediva la “Merloni ter”, poiché non vi erano i finanziamenti per l’intera opera. Una balla colossale, poiché questo non è scritto nella Merloni ter, prova ne sia che il Galliera ha fatto il progetto, pur non avendo i finanziamenti per l’intera opera. Poi, come per incanto, Montaldo ha detto che il Nuovo Ospedale del Ponente sarebbe stato finanziato con i fondi Fas, quegli stessi fondi che qualche giorno dopo ha dichiarato che sarebbero serviti per finanziare le piastre ambulatoriali di Pegli e Voltri, ma poco dopo sono spuntati anche i fondi europei. Infine Burlando ha dichiarato che dovevano intervenire i privati. Mitt Romney, il candidato repubblicano alla Casa bianca, si è lasciato sfuggire che non gli interessava quel 40% di elettori, che data l’estrazione sociale, non avrebbe votato per lui, ma nel nostro caso è persino peggio: ai due Claudio non interessano quei trecentomila genovesi delle zone operaie che hanno sempre votato a sinistra e che ora, nella stragrande maggioranza, votano per il Pd. Alcuni componenti dei nostri Comitati per la Salvezza degli ospedali del Ponente, elettori del Pd, hanno cominciato a raccogliere firme di altri elettori del Pd, che non voteranno più per il tuo partito se la Regione non tornerà indietro e non manterrà gli impegni pubblicamente presi. In Regione il Pd è rimasto il solo a sostenere i tagli. Non portano in consiglio i provvedimenti presi dal direttore della Asl 3 Genovese poiché, giustamente, i gruppi consiliari di Sinistra Ecologia Libertà e Federazione della Sinistra, che sono in maggioranza, voterebbero contro e noi per questo li ringraziamo. Noi continueremo la nostra protesta con manifestazioni e raccolta di firme tra gli elettori del Pd. Ti chiediamo di impegnarti perché la politica si faccia seriamente, non si menta ai cittadini e non si colpisca sempre la parte più debole della popolazione. Vorremmo sentire “profumo di sinistra”.

In attesa di un cortese riscontro, cogliamo l’occasione per salutarti cordialmente e augurarti buone feste.

Aleandro Longhi

Comitato per la Salvezza dell’Ospedale di Sestri
P.S.: alleghiamo, dopo le 64 firme raccolte in Valpolcevera, il secondo elenco di oltre cento elettori del Pd che non voteranno più per il tuo partito se non sarà fatta giustizia.

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