Capodanno: ”Un’oasi in un quartiere sporco ed abbandonato“
“ Dopo che all’inizio del corrente anno era stata affidata, in base ad un protocollo d’intesa con il Comune di Napoli, alla ditta “Il Chioschetto” con esercizio nella stessa piazza, l’aiuola centrale di piazza Vanvitelli al Vomero era stata vandalizzata due volte, con la distruzione di tutti i fiori che l’adornavano – ricorda Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari che da tempo si batte per il recupero ed il rilancio del poco verde pubblico a disposizione degli abitanti del quartiere -. La prima volta in occasione della finale di Coppa Italia, il 20 maggio scorso, e la seconda volta, il mese dopo, per l’esattezza il 28 giugno, nel corso dei festeggiamenti per la semifinale del campionato europeo tra le squadre dell’Italia e della Germania “.
“ Da allora e per oltre quattro mesi il prato dell’aiuola centrale era rimasto privo di fiori – continua Capodanno -. Stamani finalmente la ditta affidataria ha provveduto a fare in modo che i variegati colori dei ciclamini messi a dimora contribuissero ad abbellire una delle più belle piazze di Napoli “.
“ L’auspicio – afferma Capodanno – è che si provveda ad una maggiore e più attenta vigilanza, per evitare gli episodi di vandalismo pregressi. E’ inaccettabile che gli autori dei due gesti vandalici, siano a tutt’oggi rimasti impuniti. La piazza è videosorvegliata con tanto di telecamere. L’esame dei filmati dovrebbe dunque consentire d’individuare gli autori che dovrebbero risarcire anche i danni causati, oltre a subire le conseguenze previste dal codice penale, che possono comportare, va ricordato, la reclusione fino a tre anni in base alle vigenti norme “.
“ Peraltro – continua Capodanno – quest’aiuola fiorita rappresenta una rara eccezione, in un quartiere, sporco ed abbandonato, dove molte aiuole e fioriere sono piene di cartacce e di rifiuti di ogni genere e dove stamani le persone passeggiavano nelle isole pedonali su tappeti costituiti da foglie morte, cadute dalle alberature stradali e non ancora rimosse “.