91 mln risparmiati dai partiti andranno alle zone terremotate

Firmato il decreto per la ripartizione dei fondi a favore delle Regioni colpite da eventi sismici (Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Umbria e Abruzzo). Le risorse ammontano ad oltre 91 milioni di euro e derivano dalla riduzione dei contributi in favore dei partiti e dei movimenti politici. La nuova legge, di riforma del finanziamento dei partiti ha ripreso gran parte delle proposte del PD.
pubblicato il 16 ottobre 2012 , 306 letture
Firmato il decreto per la ripartizione dei fondi a favore delle Regioni (Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Umbria e Abruzzo) colpite da eventi sismici.

Le risorse ammontano ad oltre 91 milioni di euro e derivano dai risparmi ottenuti dalla riduzione dei contributi in favore dei partiti e dei movimenti politici (articolo 16, comma 1, della legge 6 luglio 2012, n. 96). La nuova legge, di riforma del finanziamento dei partiti ha ripreso gran parte delle proposte del PD.

Secondo quanto rende noto Palazzo Chigi, in particolare sono interessati dal provvedimento i comuni colpiti dal terremoto nelle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo il 20 e 29 maggio 2012 a cui sono destinati oltre 61 milioni di euro. I comuni dell'Umbria a causa del sisma del 15 dicembre 2009 a cui sono destinati 20 milioni di euro, e, infine, gli eventi simici che hanno interessato la provincia dell'Aquila e gli altri comuni a cui sono destinati 10 milioni di euro.
Il decreto sarà a breve pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

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Il PD ha proposto di riformare il finanziamento dei partiti, dimezzando da subito i rimborsi elettorali e introducendo nuove regole estremamente rigorose sulla trasparenza, i controlli e le sanzioni (A.C. 5176 Bersani ed altri). La nuova legge di riforma del finanziamento dei partiti, approvata il 6 luglio 2012, ha ripreso gran parte delle proposte del PD: i rimborsi elettorali dal 2012 sono dimezzati; diventa obbligatoria la certificazione dei bilanci; viene istituita una Commissione indipendente di controllo; i conti dei partiti devono essere pubblicati in Internet; sono previste dure sanzioni per chi viola le regole, fino alla decurtazione integrale dei contributi pubblici; la soglia oltre la quale le donazioni private devono essere dichiarate scende da 50 a 5 mila euro. Molte previsioni della legge – che rendono la normativa italiana la più rigorosa d’Europa – rispecchiano quanto il PD fa da sempre.

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