“O superiamo questo scoglio o siamo come la Concordia e ci sfracelliamo”. Lo ha detto la governatrice Renata Polverini durante la seduta del consiglio regionale. “La mia strada è questa: o va avanti o finisce. Se qualcuno pensa di usarmi per procrastinare la situazione ha capito male: o si supera o si va a casa oggi. Io non mi voglio vergognare di uscire di casa. Voglio guardare la gente in faccia. Nel tritarifiuti dove qualcuno mi vuole portare non ci sto. O c”.”Vicenda fondi Pdl è una catastrofe politica” – E' resa dei conti, dunque, dopo un violento scontro interno al Pdl suscitato dall'inchiesta sull'ex capogruppo Franco Fiorito, indagato per peculato dalla procura di Roma. Polverini ha messo il Consiglio davanti a un aut aut: o si opererà subito un taglio drastico sui costi della politica e soprattutto sui fondi destinati ai gruppi o saranno dimissioni. “Sono qui per dire basta. Nel tentativo di spalare fango ci siamo mostrati ancora più inadeguati di quanto le persone di tutto il paese pensano”. Polverini ha definito la vicenda dei fondi Pdl e dell'inchiesta che vede indagato Fiorito “una catastrofe politica per l'Italia e per le istituzioni” e l'ha paragonata oltre che alla Concordia “all'alluvione di Firenze”.”L'antipolitica siamo noi se non cambiamo” – “Non accetto tentativi di rinvio”, ha detto Polverini avvertendo “nessuno giocherà la propria partita politica personale sulla mia faccia”. “Non tutti abbiamo sbagliato allo stesso modo. Ma siamo disponibili a dare l'esempio. L'antipolitica siamo noi se non cambiamo – ha proseguito – Non dobbiamo continuare a pensare che la battaglia è tra la giunta e il consiglio. L'istituzione è una, o c'é consapevolezza di questo, nel rispetto di maggioranza e opposizione, o non ce n'é per nessuno”.”I tumori vanno estirpati” – “Non ho nessuna intenzione di fare un passo indietro. Stasera, stanotte, domani, che la seduta duri quanto vogliano i consiglieri: o siamo convinti che abbiamo voltato pagina oppure da qui usciamo convinti che siamo ex rappresentanti della istituzione, io per prima”, ha affermato. “I tumori che stanno qua dentro come nella mia gola vanno estirpati, oggi. Non intendo nella maniera più assoluta mantenere questa regione nello stress comunicativo che non permette di dire cosa faremo di buono”, ha aggiunto Polverini.”Chiedo scusa ai cittafini del Lazio” – “Chiedo scusa ai cittadini del Lazio e del nostro paese perché lo sconcerto per quanto accaduto è arrivato oltre i confini. Voglio chiedere scusa a tutte le altre istituzioni perché con il nostro comportamento rischiamo far perdere credibilità. Voglio chiedere scusa ai colleghi delle altre Regioni, dove spero non ci siano comportamenti analoghi”, ha affermato in un lungo passaggio del suo discorso. “Voglio chiedere scusa alla politica onesta”.Capogruppo Battistoni per ora resta al suo posto – Per ora resta. Ma quello di Battistoni potrebbe essere un addio in differita. Anche perché per la presidente della Regione l'addio del capogruppo Pdl è una pregiudiziale per restare e non porre fine alla legislatura. Delle dimissioni di Battistoni non si è parlato oggi nella riunione del gruppo del Pdl ma i bene informati dicono che “é solo una questione rinviata”. Il gruppo infatti ha deciso che in aula, in occasione del consiglio regionale resa dei conti, a parlare per il Pdl non sarà Battistoni ma Chiara Colosimo, presidente della commissione Trasporti e consigliera più giovane della Pisana (area An, corrente Rampelli). Dunque, in aula sarà assente l'indagato Franco Fiorito, ex capogruppo Pdl, mentre il suo “rivale” politico Battistoni ha scelto la via dell'understatement rinunciando a intervenire.Cicchetti favorito per la successione a Battistoni – A Battistoni potrebbe comunque succedere Antonio Cicchetti, ex An come Fiorito, unico consigliere senza incarichi in un Consiglio dove tutti sono presidenti o vicepresidenti di qualcosa e non sfiorato dall'onda del caso fondi. Sarebbe una soluzione non sgradita alla giunta. Da parte forzista si respira oggi una grande amarezza. “Noi – si dice – che abbiamo fatto pulizia cacciando Fiorito, ora siamo messi sul suo stesso piano. E intanto la Polverini si ricrea una verginità politica”. Tensioni che non si chiuderanno di certo oggi.Inchiesta su Fiorito accelera – Dal punto di vista giudiziario quella che si apre si annuncia come una settimana-chiave nell’inchiesta che vede indagato per peculato Franco Fiorito. Il lavoro del procuratore aggiunto Alberto Caperna, del sostituto Alberto Pioletti e degli uomini del nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza si sta concentrando in questa fase sull’analisi dei documenti contabili sequestrati venerdì scorso negli uffici del partito alla Pisana e in quelli prelevati nelle abitazioni di Roma e Anagni di Fiorito. Non è escluso che nel corso della settimana lo stesso indagato venga ascoltato dagli inquirenti. Come non è escluso che nella vicenda possano entrare anche altri nomi anche se per ora l'unico indagato è Fiorito. Per chi indaga infatti la prima esigenza è ricostruire il percorso dei flussi di denaro che Fiorito trasferiva dai fondi ai suoi tanti conti correnti in Italia e all'estero e capire se l'eventuale attività illecita dell'ex capogruppo coinvolga anche altri esponenti del Popolo della libertà.Transito di un enorme flusso di denato – Il quadro che si sta delineando è infatti di un enorme flusso di denaro transitato direttamente dal conto corrente Unicredit del Pdl a vari depositi bancari intestati a Fiorito. Attività fatta all'insaputa di tutti? Sottrazioni avvenute per puro tornaconto personale? E' uno degli elementi di indagine. Nella guerra di dossier scoppiata negli ultimi giorni alla Pisana per gli inquirenti le uniche certezza appaiono gli oltre 109 bonifici effettuati da Fiorito senza causale e i quasi 800 mila euro convogliati nei conti correnti aperti a suo nome. Le Fiamme gialle dovranno anche capire se nell’attivita’ contabile del gruppo consiliare ci siano state attivita’ anomale o siano state compiute false fatturazioni: scenario che potrebbero dare una ulteriore svolta all’inchiesta.17 settembre 2012Redazione Tiscali