LaDirettrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Monaco lasciera` la sede dell’Istituto di Monaco di Baviera.
La Dott. Orlandoni e` stato un caso alquanto non corrispondente alla conduzione di un
istituto in Germania. L’Istituto italiano di Cultura di Monaco, da circa un anno manca
quel modo chiaro di informare e di fare cultura, tanto e vero che da oltre 1 anno non
e stato emesso alcun programma di iniziative culturali , le poche manifestazioni cultura-
li non hanno avuto quella risonanza diffusa.
Auspicabile sarebbe che il successore Direttore o Direttrice, venga assunto in loco, anche
se con mansioni di “Reggente” .
Solo i connazionali del posto sanno quanto significa far inserire una qualsiasi persona che
arriva da una sede lontana. La lingua, l’adattamento, la conoscenza e l’inserimento nella
realtà tedesca-bavarese, non e` cosa da poco conto.
Nella realtà` degli italiani residenti a Monaco ed in Baviera, il numero consistente di pre-
senze, l’elevato ruolo culturale italo tedesco, l’approfondita conoscenza della lingua sia italiana
e tedesca, puo` senza alcun dubbio consentire il prendere un incarico di Dirigente presso il
locale Istituto Italiano di Cultura in forma alquanto vantaggiata e rappresentativa.
Valorizzare il connazionale all’estero significa anche riconoscere ed apprezzare la presenza
ed il ruolo degli italiani fuori dell’Italia, fa onore ma anche notevoli risparmi alle casse dello
Stato italiano.
Pier Luigi Sotgiu Membro del Comites di Monaco di Baviera