Centro Destra compatto, elezioni più vicine

L’accordo sulla Legge elettorale raggiunto a Gemonio dai leader di Forza Italia, An e Lega, è una notizia positiva, che porta in dote un ritorno di Casini verso i suoi naturali e storici alleati politici ed un riavvicinamento dell’UDC alla maggior parte del suo stesso elettorato, che difficilmente avrebbe seguitato ad accettare un allontanamento dalla coalizione che da sempre ne ha rappresentato i valori liberali. Inoltre in un bipolarismo decisamente frammentato come quello italiano, il contributo di tutti coloro che si riconoscono negli ideali delle grandi democrazie occidentali, è indispensabile sia dal punto di vista numerico che politico e quindi solo l’adesione convinta di tutti i soggetti del centrodestra ad un progetto che preveda la continuità con quanto realizzato dal governo Berlusconi fra il 2001 e il 2006 e che allo stesso tempo favorisca una svolta liberale ancora più marcata e convinta, potrà permettere al nostro Paese di imboccare la via di un vero indispensabile rinnovamento.
Bisogna considerare che il ripensamento di Casini ha anche altri significati che si legano alla posizione personale del segretario UDC e a quella più in generale, del suo partito. Insistendo sul tema della leadership e cercando di legittimare una opposizione di fatto solo autoreferenziale, Casini si era di fatto infilato in un cul-de-sac che, oltre a scontentare parte del suo gruppo dirigenziale, aveva reso sterile la propria azione politica. Casini, dall’accordo di Gemonio, ha anche avuto la conferma, se mai ce ne fosse ulteriore bisogno, che se i partiti della CdL si muovono in sintonia, riescono a esprimere progetti politici destinati a dare una reale impronta al Paese per molti anni a venire, oltre che influenzare e coinvolgere in un dialogo che sembrava impossibile anche esponenti dell’attuale maggioranza. Prova ne sia che diversi rappresentanti di spicco del centrosinistra hanno dovuto ammettere che l’accordo fra FI, Lega e An è un fatto positivo con il quale saranno obbligati a confrontarsi e addirittura, sia pure a mezza voce hanno sottolineato che la prospettiva di elezioni anticipate è un approdo inevitabile, visto che l’attuale governo si è dimostrato fallimentare su tutti i fronti.
Casini sembra quindi avere colto l’opportunità che gli viene offerta dalla unità di intenti degli altri partiti del centrodestra, per correggere la rotta e per abbandonare una posizione sterile e senza sbocchi, che rischiava solo di provocare danni al suo partito e ai suoi naturali alleati politici. È quindi importante che questa correzione di rotta venga aiutata e “accompagnata” da tutti, ma anche e soprattutto da Berlusconi e da Forza Italia, che tenendo unita la attuale Casa delle Libertà (Forza Italia, An e Lega) e non trascurando chi si sta riavvicinando (Casini), di fatto blocca il tentativo di quella parte della maggioranza che sta cercando di adescare l’UDC, attraverso l’apertura al sistema elettorale tedesco, anche se bisogna riconoscere che la posizione dell’UDC in opposizione all’attuale governo di sinistra, non è mai venuta meno. Ed inoltre Berlusconi sta gratificando la Lega, Casini ed indirettamente anche Mastella, con una iniziativa ufficiale che allontana per ora il referendum, che tutti i piccoli partiti vedono con angoscia.
Inoltre l’intesa di Gemonio, inaugura il passaggio della CdL a una strategia di movimento e sembrerebbe poter contare anche su un interlocutore interessato come Walter Veltroni. Avversario, certo, ma in crescente rotta di collisione con Palazzo Chigi, anche se la attuale maggioranza deve fingere di non vedere o capire. Questo è probabilmente uno degli aspetti che cambierà e comunque caratterizzerà l’autunno politico alle porte.
Certo Prodi non dorme ne dormirà sonni tranquilli: se si dovesse arrivare alla riforma elettorale in Parlamento, l’interesse coincidente dell’intera opposizione ed anche di Veltroni sarebbe quello di sperimentarla al più presto con il voto, con buona pace di Prodi che comincerebbe a preparare le valigie per la propria uscita dalla scena politica.

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